rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024

Come riconoscere una bugia?  L’importanza del linguaggio non verbale

Spesso ci capita di venire assaliti dal dubbio che le persone che abbiamo vicino non siano davvero sincere con noi. Un modo per smascherare 'Pinocchio' c'è, il segreto è un'accurata osservazione del linguaggio non verbale del corpo (espressioni, sguardi, gesti, postura, voce…). La parola può essere controllata volontariamente, la gestualità no

Spesso ci capita di venire assaliti dal dubbio che le persone che abbiamo vicino non siano davvero sincere con noi. Un modo per smascherare ‘Pinocchio’ c’è, il segreto è un’accurata osservazione del linguaggio non verbale del corpo (espressioni, sguardi, gesti, postura, voce…). La parola può essere controllata volontariamente, la gestualità no.

Dall’aspetto si riconosce un uomo,
e dallo sguardo si riconosce una persona assennata.
Il vestito di un uomo, il sorriso dei denti 
e la sua andatura manifestano quello che egli è.
(Ecclesiastico, in Antico Testamento, c.19,vv.29-30)

La comunicazione faccia a faccia non è costituita solamente dalla componente verbale cioè dalle parole, il concetto, il significato che noi esprimiamo verbalmente. Vi è anche un’altra componente, quella non verbale, che ha una rilevanza maggiore nell’interpretazione degli scambi sociali.

L’importanza degli aspetti non verbali della comunicazione è talmente forte che se vi è incongruenza tra gli elementi non verbali e verbali del discorso, si deve dare maggior credito alla comunicazione non verbale. Questa è la chiave di volta per riconoscere e portare allo scoperto il nostro interlocutore ‘Pinocchio’. La parola è sempre accompagnata da espressioni del viso, gesti delle mani, del capo e del corpo. Per quanto riguarda l’aspetto emotivo, la volontà del soggetto può esercitare un controllo completo sulla parola, mentre non è possibile esercitare un controllo assoluto sull’insieme dei gesti, in essi qualcosa dell’emozione traspare sempre (Ekman, 1989). Quindi è possibile affermare (a parole) di essere davvero entusiasti di un regalo ricevuto, di essere felicissimi per una notizia, di essere deliziati dalla compagnia del momento… ma se questo non corrisponde a verità il linguaggio corporeo dirà il contrario, facendo trasparire delusione, tristezza e noia. Se il nostro interlocutore ci sta rifilando una menzogna il suo corpo ne darà i segnali: aumenterà la distanzia, i muscoli del volto si faranno tesi, aumenterà la gestualità (segnale di ansia), lo sguardo si farà sfuggente ed il ritmo della voce cambierà (diventando più lento o più concitato).

Ora osserviamo cosa compone quindi nello specifico il linguaggio non verbale, a cosa dovremmo fare attenzione se dubitiamo della sincerità di chi ci sta parlando.

  • La mimica facciale, le due parti più espressive del volto sono la fronte con le sopracciglia e la bocca. La muscolatura del volto ci permette di esprimere sentimenti, emozioni e stati d’animo, è il canale primario con un impatto molto forte e diretto in quanto il viso riceve gran parte dell’attenzione durante uno scambio verbale.
  • Il contato oculare, la direzione dello sguardo è rivelatrice di vari stati d’animo come la tristezza (sguardo basso), la rabbia (sguardo diretto e fisso) o la menzogna (sguardo sfuggente). La durata prolungata del contato oculare indica interesse, varia mediamente dal 30 al 60% della durata totale della comunicazione.
  • La gestualità comprende prevalentemente i movimenti di mani, braccia e testa. Chiarisce il pensiero e ne enfatizza certi aspetti particolarmente difficili da esprimere con le sole parole (es. i diversi passaggi per annodare la cravatta).
  • La postura rappresenta la posizione generale che il corpo assume nello spazio. Per esempio una persona che vuole affermare se stessa sta ben eretta, spalle dritte con il petto in fuori e le mani sui fianchi.
  • Il contatto fisico e la distanza ci danno importanti indicazioni in merito al tipo di rapporto tra gli interlocutori, un contatto ripetuto e prolungato è indice di un rapporto affettivo/protezione/complicità. La distanza viene considerata intima quando è al di sotto dei 45 cm (es. una chiacchierata fitta tra amiche), personale dai 45 ai 120 cm (es. una richiesta di informazioni ad uno sportello) e sociale oltre i 120 cm (es. attesa del bus alla fermata).
  • L’abbigliamento e la cura del corpo sono segnali di comunicazione immediata, il modo di vestirsi, la cura dei capelli ed il trucco ci indicano un modo di porsi agli altri. Per esempio se incontriamo al parco una ragazza con tuta da ginnastica, capelli legati in una coda e senza trucco ci sarà chiaro che è li per fare jogging. Diversamente se la stessa ragazza fosse con un vestito corto, capelli sciolti e ben truccata penseremmo che stia aspettando il fidanzato.
  • La voce e con questo si intende tutto quanto attiene al linguaggio parlato, meno le parole: il tono è la marcatura di certe parole o frasi in un discorso, il volume è l’intensità di espressione, la fluenza rappresenta l’andamento sonoro della frase (vi rientrano anche le pause e gli spazi vuoti).

Non è facile prestare attenzione a tutte queste informazioni contemporaneamente durante un discorso, ma un occhio attento può notare ed analizzare questi messaggi e trarne le sue conclusioni. Impariamo ad osservare le incongruenze del messaggio ed il nostro ‘bugiardo’ non avrà scampo.

Come riconoscere una bugia?  L’importanza del linguaggio non verbale

IlPiacenza è in caricamento