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Le maschere, la vita come un palcoscenico

Tutti noi indossiamo quotidianamente maschere che ci permettono di agire ruoli più o meno definiti ed imposti dalla società. Nessun essere umano può esistere senza uno o più ruoli. Il ruolo è il naturale abito che il Sé indossa per muoversi sia nei confronti del mondo esterno, sia nella relazione con sé stesso

Lo psicodramma: l’espressione teatrale come un banco di prova, protetto, per l’interpretazione di nuovo ruoli, di nuovi personaggi che ci appartengono, attraverso la creatività e la spontaneità.

Tutti noi indossiamo quotidianamente maschere che ci permettono di agire ruoli più o meno definiti ed imposti dalla società. Nessun essere umano può esistere senza uno o più ruoli. Il ruolo è il naturale abito che il Sé indossa per muoversi sia nei confronti del mondo esterno, sia nella relazione con sé stesso. Tutti noi siamo alla constante ricerca di conferme, e per essere accettati e confermati dobbiamo saper recitare al meglio quel ruolo che il contesto ci impone.

Fare teatro significa, prima di tutto, interpretare una parte, essere quel ruolo per un tempo determinato, indossare la maschera del personaggio abbandonando per un attimo il proprio ruolo nella vita reale. Dare così spazio ad un’esperienza che, dettata da un copione o dall’improvvisazione, risveglia ruoli sconosciuti o rifiutati. Nello Psicodramma, prende inizialmente vita il percorso verso l’introspezione, un’attenzione critica nei confronti delle esigenze profonde del Sé. Questa esperienza iniziale è dolorosa in quanto guardando dentro di noi scopriamo dei limiti, che fanno parte della nostra ‘storia di vita’, i “vorrei, ma non posso”. E’ il momento della scoperta delle potenzialità, delle opportunità, il palcoscenico vuole essere un banco di prova protetto per l’interpretazione di nuovi ruoli, di nuovi personaggi che rimangono inespressi dentro di noi e che costituiscono il terreno sul quale nascono le disarmonie. Quando viviamo momenti di felicità ed adeguatezza la nostra autostima si rafforza, dopo ogni ‘prova’, la coscienza si arricchisce di nuovi elementi, fino al momento in cui si arriva a scegliere il proprio ruolo e decidere di interpretarlo attivamente, il ruolo diventa armonia.

Ora leggiamo qualche esperienza di chi ha affrontato un percorso psicologico improntato sul metodo Psicodrammatico…

“Questo approccio teatrale mi ha molto aiutata, mi ha resa più sicura di me, aperta, non più vittima di un costante imbarazzo nei confronti delle altre persone. Ho imparato a buttarmi nelle esperienze che prima mi bloccavano affrontandole in modo giocoso e divertente. Sono riuscita ad interpretare ogni ruolo senza vergogna, senza paura di essere giudicata”.
Chiara, 29 anni

“Ho potuto sperimentare ruoli a me sconosciuti, ho scoperto dentro di me sentimenti ed emozioni dei quali non avevo consapevolezza, mi sono riscoperta una donna diversa. Ho imparato il rispetto reciproco, la capacità di ascoltare l’altro senza essere egocentrica, ho saputo ascoltarmi e comprendermi mettendomi in gioco. Buttarmi in situazioni che fuori nella vita ho sempre evitato, e scoprire di potercela fare, questo ha rafforzato la mia autostima che prima era molto debole”.
Anna, 43 anni

Mi ha insegnato a conoscermi a scegliere le modalità di comportamento che più mi appartengono, ad affrontare i miei stati d’animo consapevolmente. Ho acquistato fiducia nella mia gestualità, nell’espressività del volto e nel tono della voce durante l’interazione con l’altro, mentre prima tendevo sempre a starmene in disparte. Non è stato facile, soprattutto all’inizio, ero molto rigida e  trattenuta, l’uso del mio corpo era molto limitato ma lentamente l’ho accettato riscoprendone le potenzialità”.
Paola, 50 anni                             

Lo psichiatra J. L. Moreno ha scoperto, negli anni ’20, l’importanza e l’efficacia per la persona della rappresentazione scenica di ciò che ella vive, ha vissuto e desidererebbe vivere. L’individuo giunge così ad un più alto livello di coscienza di sé e di fiducia nelle proprie capacità favorendo una relazione armonica con sé stesso e con gli altri.

Sul palcoscenico l’attore è attivamente impegnato a conoscersi ed a sviluppare le proprie risorse comunicando con il proprio mondo interiore e con la realtà circostante. Lo Psicodramma è dunque un metodo di sviluppo personale basato essenzialmente sulla ‘messa in azione’ dei contenuti più svariati dell’essere umano, emozioni e sentimenti che vanno dal bianco più luminoso al nero più cupo, tutto questo compone la nostra psiche.

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