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Redazione

Piacenza è una città di persone perbene, non deve abbassare la guardia contro le mafie

Oggi Piacenza si chiede come sia stato possibile arrivare a tutto ciò. La 'ndrangheta è a Piacenza. Molti anni fa, quando iniziai ad effettuare convegni e congressi sull'antimafia in ricordo delle vittime della criminalità organizzata, nell'importanza del ricordo, portando a Piacenza illustri ospiti e parenti delle vittime stesse, alcune cariche istituzionali mi chiesero di non dire che a piacenza c'era il pericolo mafia. Insomma non dovevamo dire che il pericolo mafie poteva toccare Piacenza. Logicamente non assecondai tale richiesta, non sarei stato me stesso. Del resto, se non ricordo male, fu il prefetto di Milano che disse a quei tempi che la mafia al nord non esisteva. Ebbene continuai a lanciare l'allarme, continuai ad invitare tutti ad alzare la guardia. Ma spesso le sedie delle cariche istituzionali erano vuote, e vuote le lasciavo per far emergere che chi doveva esserci non c'era. E oggi, dopo quanto avvenuto, sono qui per continuare a dire a Piacenza di non abbassare la guardia e fare tesoro di quanto avvenuto perché è - e rimane - una città di persone perbene.

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