La vita difficile del poeta e operaio Vincenzo Capra
Capra fu un uomo dal fisico debole ma dall’intelligenza viva, che purtroppo non poté mettersi in luce a causa delle vicende della sua vita
" Ho dedicato, anni fa, lunghi periodi di studio e di lavoro, per fissare sulla carta la Piacenza popolaresca delle vecchie borgate. Mesi e mesi chiuso in biblioteca ed altri nelle osterie, in circoli ed associazioni, per farmi narrare dagli anziani personaggi ed avvenimenti di un mondo già svanito. Nei loro racconti tutta la ritrosia, quasi pudicizia, nel parlare di una società reietta, di estrema povertà, di uomini duri, quasi scolpiti nella roccia che il tempo inclemente aveva sgretolato, ma di cui permaneva ancora il ricordo, nel loro cuore. Oggi, di fronte alla proposta di raccontare di questa Piacenza completamente svanita nell'oblio del tempo, sono stato inizialmente restio, perché mi rendo conto, passeggiando nelle vie, che nulla è rimasto, se non i fantasmi dei ricordi trasmessi o appena afferrati, nella mia fanciullezza, mentre già stavano svanendo. Ma poi ho riflettuto ricordando il giorno in cui ho condotto mio figlio in giro per quelle vecchie borgate, ritrovando il gusto di consegnargli il ricordo (se lo accetterà) di una realtà che non trovavo giusto svanisse completamente; soprattutto quei valori di probità e solidarietà in cui credeva questa gente rude e resa aspra dalla vita. Così, con nuovi e diversi strumenti di comunicazione, on line, proverò a raccontare di nuovo Piacenza com'era una volta, il suo vero humus popolare. Ma so già che mi rimarrà di tutto questo, inevitabilmente, parafrasando il poeta… ""la rimembranza acerba!"" "
Capra fu un uomo dal fisico debole ma dall’intelligenza viva, che purtroppo non poté mettersi in luce a causa delle vicende della sua vita
Il Capra (1816-1886), “poeta ed operaio”, è caduto nel dimenticatoio
Molte discussioni e riflessioni per i diversi passaggi, sia quando si scelse l'illuminazione a gas e poi quella elettrica
Quando le bollette non erano ancora un problema e a Piacenza, più che cercare di spegnere l’illuminazione pubblica, si aspirava ad istallarla
La storia della fotografia piacentina
La mostra del foto-cronista Prospero Cravedi in Santa Chiara mi ha esortato a ricordare i “fotografi-artisti” a Piacenza tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900