Arrivato in Italia il primo vaccino antinfluenzale quadrivalente prodotto con tecnica innovativa su coltura cellulare
Induce una risposta immunitaria più mirata
L'influenza è un'infezione acuta virale che, nell'emisfero occidentale si presenta durante il periodo invernale. I virus influenzali, quasi ogni anno subiscono mutazioni che impediscono alla popolazione di acquisire una immunità permanente.
Seqirus, azienda del gruppo australiano CSL Limited, leader nella prevenzione dell'influenza ha messo a punto un vaccino quadrivalente che contiene 2 virus di tipo A e 2 di tipo B cresciuti su colture cellulari, indicato per i soggetti con condizioni di rischio, a partire da 9 anni di età e negli ultrasesantacinquenni. Secondo iI Center for Disease Control and Prevention statunitense, i virus influenzali coltivati con il sistema tradizionale di crescita su uova embrionate di pollo, subiscono dei cambiamenti che inducono l'organismo a produrre degli anticorpi meno efficienti nel prevenire la malattia causata dallo specifico virus in circolazione. Mantenendo, invece il virus nelle cellule, dall'isolamento iniziale, si riduce il rischio di cambiamenti del virus, causati dall'adattamento alla crescita su uova e quindi, il vaccino conterrà componenti virali più simili a quelli del virus circolante.
Uno studio presentato alla Canadian Immunization Conference, relativo ad una analisi effettuata su oltre 1,3 milioni di cartelle cliniche, ha evidenziato che negli USA durante la stagione influenzale 2017-18, il vaccino quadrivalente prodotto su coltura cellulare è stato più efficace del 36,2% rispetto ai vaccini quadrivalenti standard coltivati su uova, nella prevenzione della influenza in persone a partire dai 4 anni di età.
I VACCINI ANTIINFLUENZALI IN ITALIA
Tutti i vaccini antinfluenzali disponibili in Italia, sono stati autorizzati dall'Agenzia Europea per i medicinali (EMA) e/o dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Nessuno dei vaccini autorizzati al commercio in Italia contiene LATEX e questo risulta importante per i soggetti allergici al lattice, che sarebbero esposti al rischio di reazioni allergiche. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato per la stagione 2019/2020 la seguente composizione
- antigene analogo al ceppo A/Brisbane/02/2018 (H1N1)pdm09;
- antigene analogo al ceppo A/Kansas/14/2017 (H3N2);
- antigene analogo al ceppo B/Colorado/06/2017 (lineaggio B/Victoria/2/87);
- antigene analogo al ceppo B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata/16/88).
Questa la rosa dei vaccini disponibili in Italia:
- Vaccini antinfluenzali inattivati (split e sub-unità), danno un'ottima protezione e sono ben tollerati da bambini, in gravidanza e durante l'allattamento e possono essere:
*trivalenti: contengono 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e un virus di tipo B;
*quadrivalenti: contengono 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e 2 virus di tipo B.
- Vaccino inattivato adiuvato (adiuvante MF59), una emulsione olio-in-acqua composta da squalene come fase oleosa. I vaccini stagionali adiuvati con MF59, sono autorizzati per l'immunizzazione dei soggetti di età pari o > a 64 anni. La funzione degli adiuvanti è quella di potenziare la risposta immunitaria e trovano particolare indicazione nei soggetti anziani e in quelli poco rispondenti.
- Nuovo Vaccino quadrivalente su colture cellulari (QIVc), contiene due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B. Indicato nei soggetti con condizioni di rischio di età superiore a 9 anni e ultrasesantacinquenni.
Nei bambini di età inferiore ai 6 mesi, il vaccino antinfluenzale non è sufficientemente immunogenico e pertanto non conferisce una protezione sufficiente.
Nei bambini, dai 6 mesi ai 9 anni, mai vaccinati, vanno praticate 2 dosi a distanza di 1 mese l'una dall'altra; in tutti gli altri soggetti è sufficiente una sola dose.
L'immunità conseguente al vaccino compare circa 2 settimane dopo la somministrazione e dura all'incirca 6 mesi.
CONTROINDICAZIONI ALLA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE
Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a:
- lattanti al di sotto dei 6 mesi;
- soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave dopo la somministrazione di una precedente dose di vaccino;
- una anamnesi positiva per sindrome di Guillain Barrè (polineuropatia acquisita dovuta a demielinizzazione, degenerazione delle guaine mieliniche che rivestono le fibre nervose), insorta entro 6 settimane dalla somministrazione di una precedente dose di vaccino antinfluenzale.
- una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una controindicazione temporanea alla vaccinazione, che va rimandata a guarigione avvenuta.
La vaccinazione va rinviata in caso di manifestazioni febbrili in atto.
Effetti indesiderati conseguenti alla vaccinazione possono essere: dolore in sede di iniezione, febbricola, malessere generale e dolori muscolari di breve intensità.
In eventi rari, quali: trombocitopenia (diminuzione delle piastrine), parestesie, disordini neurologici e reazioni allergiche gravi, non è stata dimostrata la correlazione causale con la somministrazione del vaccino.
Per approfondimenti consultare questo documento del Ministero della Salute