Ecco cosa dice il rapporto “Sentieri” del Ministero della Salute su inquinamento e mortalità
Il programma di sorveglianza epidemiologica promosso dal Ministero della Salute, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità e sostenuto dall' OMS, ha rilevato dati preoccupanti per l' aumento della mortalità nelle aree inquinate da industrie chimiche, da falde acquifere contaminate, e da fibre di amianto.
Nell'aggiornamento del rapporto "Sentieri", vengono presentati i dati riguardanti l'analisi per il periodo 2006-2013 del profilo di salute delle popolazioni che risiedono in 45 siti di interesse nazionale o regionale che includono 319 Comuni per le bonifiche, basata su metodi e fonti informative accreditati.
Nel 2013, l'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell'OMS, (IARC), ha stabilito che esistono prove sufficienti sulla cancerogenicità del particolato atmosferico (PM 10 e PM 2,5), in particolare, per il cancro del polmone.
Gli Autori dello studio "Sentieri" precisano che non tutti gli eccessi osservati sono attribuibili alla sola contaminazione ambientale, ma le patologie citate, riconoscono una eziologia (causa) multifattoriale, tra cui, gli stili di vita (fumo, alcol, dieta, sedentarietà), fattori socio-economici e qualità dei servizi sanitari.
Per l'insieme dei 45 siti sono stati stimati in otto anni:
- 5.267 decessi in eccesso negli uomini
- 6.725 decessi in eccesso nelle donne
di questi:
- 3.375 decessi per tutti i tipi di tumori maligni in eccesso negli uomini
- 1.910 nelle donne. Gli eccessi più evidenti risultano essere relativi al mesotelioma maligno, ai tumori maligni del polmone, del colon-retto, dello stomaco e si osservano prevalentemente nei siti con presenza di impianti chimici, petrolchimici e raffinerie e nelle aree nelle quali vengono abbandonati rifiuti pericolosi.
Le patologie respiratorie benigne sono presenti in eccesso nelle aree in cui esistono impianti siderurgici e centrali elettriche. Il mesotelioma maligno evidenzia eccessi nei siti caratterizzati dalla presenza di amianto e di fluoro-edenite. Tutti gli impianti petrolchimici e siderurgici sono caratterizzati dalla presenza di ampie quantità di fibre, utilizzate in passato come agente isolante.
Lo IARC ha definito l'amianto agente cancerogeno certo (gruppo 1), oltre che per il mesotelioma pleurico, anche per i tumori del polmone, faringe, ovaio, peritoneo, pericardio, testicolo, esofago, fegato, colon, stomaco e laringe.
"Sentieri" ha valutato anche lo stato di salute dei bambini e adolescenti. Per l'incidenza oncologica, nella fascia compresa tra 0 e 24 anni, sono stati diagnosticati 666 nuovi casi, pari ad un eccesso del 9% prevalentemente dovuti a sarcomi dei tessuti molli nei bambini, leucemie mieloidi acute nei bambini e nei giovani adulti, linfomi non Hodgkin e tumori del testicolo nei giovani adulti.
Per il sito di interesse nazionale di Taranto (ex Ilva), il rapporto "Sentieri" i cui dati, anch'essi si riferiscono al periodo 2006-2013, la mortalità generale è in entrambi i generi aumentata. Nella popolazione residente, risulta in eccesso la mortalità per il tumore del polmone, per il mesotelioma pleurico e per le malattie dell'apparato respiratorio, in particolare per le malattie respiratorie acute tra gli uomini e quelle croniche nelle donne.
In età giovanile (20-29 anni), si evidenzia un eccesso del 70% per l'incidenza dei tumori della tiroide, basato su 30 casi, al quale contribuisce soprattutto il genere femminile con 25 casi. Ancora in età giovanile, si osservano eccessi di tumori delle cellule germinali, trofoblastici e gonadici (11 casi).
Sempre nell'area di Taranto, i nati da madri residenti nel periodo 2002-2015 sono stati 25.853 e nello stesso periodo sono stati osservati 600 casi con malformazione congenita, prevalenti del sistema nervoso centrale e degli arti.
SITUAZIONI CRITICHE PER ECCESSI DI PATOLOGIE RISCONTRATE PER:
- TUMORE MALIGNO DEL POLMONE: Porto Torres, Casale Monferrato, Livorno, Laghi di Mantova, Priolo, Taranto, Venezia, Val Basento, Bari, Brindisi, Falconara e Trieste.
- RICOVERI OSPEDALIERI PER MALATTIE RESPIRATORIE: 19 sono i siti che presentano, come fonti di esposizione ambientale aree portuali, industrie chimiche, centrali elettriche, impianti petrolchimici e/o raffinerie, impianti siderurgici. Il maggior numero di ricoveri si osserva nei siti di Porto Torres, Trieste, Brescia, Bussi sul Tirino, Massa Carrara e Pitelli.
- MALFORMAZIONI CONGENITE: sono state rilevate in 7 siti: Gela, Laghi di Mantova, Livorno, Manfredonia, Milazzo, Piombino e Taranto. Le anomalie congenite risultate in eccesso in un maggior numero di siti sono quelle agli organi genitali, degli arti, al cuore, del sistema nervoso, digerente e urinario.
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