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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Il vaccino anti Sars-Cov2, un bene pubblico globale

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, firma l'accordo europeo per 400 milioni di dosi

Nasce dagli Stati Generali del Governo che si è riunito il 13 giugno a Villa Pamphilj, la firma dell'accordo europeo per il vaccino anti - Sars - CoV-2. Insieme ai Ministri della Salute di Germania, Francia e Olanda, dopo aver sostenuto, nei giorni scorsi, l'alleanza per il vaccino contro la Covid - 19, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha sottoscritto un contratto con l'Azienda farmaceutica Astra- Zeneca per l'approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino da destinare alla popolazione europea.

Il candidato vaccino nasce dagli studi della Università di Oxford e coinvolgerà nelle fasi di sviluppo e produzione anche importanti realtà italiane. "L'impegno prevede che il percorso di sperimentazione, già in fase avanzata, si concluda in autunno con la distribuzione della prima tranche di dosi entro la fine dell'anno - ha spiegato il Ministro Speranza.

"All'Italia, che è stata la prima in Europa a conoscere da vicino questo virus, oggi è riconosciuto di essere tra i primi Paesi a dare una risposta adeguata - ha evidenziato il Premier Giuseppe Conte - Con questa notizia dimostriamo di essere in prima linea nell'approvvigionamento di un vaccino, nella ricerca e nella terapia che al momento risultano più promettenti."

Si tratta di un vaccino italo-inglese che nasce dalla collaborazione tra l'Università di Oxford e l'Azienda Advent IRBM di Pomezia, leader nella produzione di vettori virali. Anche l'infialamento avverrà in Italia, ad Anagni (Frosinone).

L'Università di Oxford, il mese scorso, aveva annunciato l'inizio di una sperimentazione clinica di fase II/III nel Regno Unito, su una popolazione di circa 10.000 volontari adulti; ulteriori studi clinici di fase avanzata dovrebbero iniziare in altri Paesi. Il vaccino, precedentemente noto come ChAdOx1 n CoV -19, ora denominato AZD 1222 è stato sviluppato alla Università di Oxford e concesso in licenza alla Società farmaceutica Astra Zeneca con sede a Cambridge, in Inghilterra.

Il vaccino messo a punto nei Laboratori dello Jenner Institute, Università di Oxford, in collaborazione con Oxford Vaccine Group e con il rilevante contributo italiano della IRBM di Pomezia (Roma) e tecniche innovative, è una delle speranze più concrete per debellare il coronavirus. Si basa sulla tecnica del "vettore virale" ossia, dell'utilizzo di un virus simile a quello che si vuole prevenire, ma non aggressivo, a cui si allegano le informazioni genetiche che si spera stimolino la produzione di anticorpi (Contiene il materiale genetico della proteina spike Sars - CoV -2). Il vettore adenovirus ricombinante, non è replicante, non può quindi causare una infezione nell'individuo vaccinato.

"Il vaccino, per me è l'unica soluzione definitiva alla Covid - 19 e andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi - ha aggiunto il Ministro Speranza. Con questa firma, l'Italia è in prima fila nella grande sfida mondiale per la ricerca del vaccino, esce a testa alta dalla drammatica esperienza di questi mesi e pianifica il proprio futuro. E' il riscatto di un Paese che si vuole rialzare, grazie alle due importanti realtà di Pomezia e Anagni, una parte significativa del processo produttivo si realizzerà proprio da noi".

Astra - Zeneca sta cercando di incrementare ulteriormente la sua capacità produttiva a livello globale per fornire un accesso al vaccino contro il coronavirus, ampio, equo e no profit.

La Società si è impegnata per assicurare la produzione di 2 miliardi di dosi su scala globale di un vaccino, che al momento è in sperimentazione sull'uomo, ha già concluso positivamente la fase I su 510 persone. Per le fasi II e III sono state arruolate 10.000 persone e verranno studiati gli effetti sul sistema immunitario umano.

Il vaccino anti Sars-Cov2, un bene pubblico globale

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