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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

In Italia è in arrivo il "5g"

Partono le sperimentazioni in 120 Comuni per verificare i possibili rischi delle alte frequenze sulla salute umana

Una delibera della Autorità per le garanzie nella comunicazione indica il territorio di Vernasca tra i 120  Comuni nei quali è  in corso la sperimentazione  per valutare l'impatto delle alte frequenze sulla popolazione  esposta all'elettrosmog. Nella Regione Emilia Romagna sono interessati alla rilevazione anche Bore (Parma) e Ventasso (Reggio Emilia).

La sperimentazione fa riferimento al "5 G" la nuovissima tecnologia informatica in arrivo in Italia che prevede di velocizzare la rete fino a 10-15 gigabit al secondo, entro due anni e 100 gigabit entro il 2025. L’attuale tecnologia "4 G" già presente nel nostro Paese è di 1 gigabit al secondo. Quindi, una tecnologia al massimo, per i contenuti ad alta risoluzione sul web, le videochiamate, applicazioni in ambito industriale, sanitario e dei trasporti, dovuti all'importante incremento di velocità.Il "5 G" sta però ricevendo critiche da parte di Associazioni  ed esperti di settore riguardo ai possibili rischi per salute. Nel marzo scorso, un gruppo di cittadini ha raccolto 11.000 firme in una petizione popolare consegnata al Parlamento, alla quale hanno partecipato:

Alleanza Stop 5 G, Associazione Italiana   Elettrosensibili, Associazione Elettrosmog  Volturno, Istituto Ramazzini, Associazione  Obiettivo Sensibile, Comitati  oltre  la MCS e No Wi-Fi  Days. L'allarme si è esteso anche  ad Andrea Maschio, Consigliere regionale M5S in Trentino, Andrea De Bertoldi,  Senatore  di Fratelli d'Italia  e Medici per l'Ambiente ISDE Italia  (International Society  of Doctors  for the Environment) che hanno chiesto una sospensione  del 5 G, anche in una lettera al Ministro della Salute. Il  dottor Agostino Di Ciaula,  Presidente  del Comitato  Scientifico  ISDE ha manifestato preoccupazione  per le evidenze  che stanno emergendo  dalla sperimentazione  del 5 G. Sono state segnalate alterazioni della espressione genica,  effetti sulla cute, sulla proliferazione cellulare, sulla sintesi  di proteine e dei processi infiammatori e vi sono  studi che mettono  questa nuova forma di inquinamento  in relazione  con rischi per la fertilità.

Il timore principale per l'uomo deriva  principalmente  dalle radiazioni  a radiofrequenza (RFR) che saranno prodotte da  ripetitori  e trasmettitori  della telefonia  mobile. Uno studio condotto dall'Istituto Ramazzini di Bologna, Centro di Ricerca indipendente per  la prevenzione del cancro e delle malattie di origine ambientale, ha osservato  l'impatto  delle RFR sugli esseri viventi e confermato questi rischi  in uno studio sperimentale.

Gli esperti hanno osservato la presenza di Schwannomi maligni, rari tumori  delle cellule nervose del cuore, nel gruppo di ratti maschi esposti alle radiofrequenze, alla intensità  di campo di circa 50 Volt/metro. Da questo studio è emerso anche un aumento  della incidenza  di altre lesioni, come  l'iperplasia (aumento di numero) delle cellule di Schwann (cellule di rivestimento dei nervi) e  gliomi maligni (tumori del cervello) evidenziati  in ratti femmine, alla dose più elevata. La dottoressa Fiorella Belpoggi, Direttrice dell'Area Ricerca dell'Istituto Ramazzini, ha dichiarato che  questo studio  conferma   e rafforza i risultati  del "National Toxicology Program" americano.

Tutti i livelli di esposizione usati nello studio sono inferiori al limite statunitense FCC per la massima esposizione concessa per la popolazione.  Quindi, se un ripetitore emette questa quantità di radiazioni  è considerato  conforme rispetto a tutti i regolamenti  e alla legislazione degli Stati Uniti. La salute pubblica, ha spiegato, inoltre, la dottoressa, necessita di una azione  tempestiva per ridurre l'esposizione  alle radiazioni e concepire tecnologie  migliori  dal punto di vista della  sicurezza, piuttosto che di potenza. Sono più di 10.000 gli studi scientifici che dimostrano danni alla salute umana derivanti dalle radiazioni RF, tra questi, l'alterazione del ritmo cardiaco, depressione, problemi del sonno, modificazione della espressione genica e cancro.

In Italia è in arrivo il "5g"

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