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Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

L'isolamento sociale è l’arma per evitare i contagi del Coronavirus

Le misure adottate dalle Autorità competenti devono essere seguite nella loro totalità

Le misure di salute pubblica introdotte dal Governo per contenere il contagio da coronavirus SARS - CoV- 2  hanno lo scopo di evitare una grande ondata epidemica con un picco di casi concentrata in un breve periodo di tempo iniziale.  Sono misure che servono anche a ridurre il numero di gravi epidemie di influenza stagionale, ma soprattutto mitigare le conseguenze secondarie delle pandemie che si verificano quando molte persone si ammalano contemporaneamente, che è lo scenario peggiore che si possa verificare durante una epidemia, per le difficoltà di gestione della stessa. Per questo,  le misure indicate dalle Autorità competenti devono essere seguite nella loro totalità.

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Dall'analisi del grafico risulta che la curva con il picco più alto rappresenta l'evoluzione dei casi di infezione in assenza di misure preventive per limitare il contagio. L'obiettivo del distanziamento sociale, soprattutto in una situazione come quella attuale, in cui non ci sono interventi di tipo farmacologico attuabili a ridurre la velocità di diffusione del virus,  è di spostare  in avanti nel tempo il picco epidemico, riducendone l'altezza e di dividere i casi su un arco temporale più lungo. Questo atteggiamento porterà benefici diminuendo la pressione sul sistema sanitario, già sovraccaricato dal rialzo improvviso di casi di influenza, tipica del periodo invernale.

L'elevato numero di casi di Covid - 19 registrati in Italia, ha spiegato il professor Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, Ente no profit che svolge attività di ricerca e formazione in Sanità, è bene evidente. Si è passati da 20 persone contagiate il 21 febbraio a 3.089 rilevate il 4 marzo. L'andamento è molto più rapido rispetto ai numeri della Cina e simili a quelli della Corea (dai 31 casi del 18 febbraio a 5328 del 4 marzo). Nella impossibilità di contenere l'incremento percentuale dei casi, l'assistenza sanitaria rischia di essere compromessa.

Quando si parla di isolamento o di distanziamento sociale, si intendono diversi tipi di intervento che vanno ad aggiungersi ai semplici provvedimenti, come la promozione di una maggiore igiene delle mani o l'utilizzo di mascherine.

Occorre considerare quindi:

l'isolamento dei pazienti;

l'introduzione e la sorveglianza dei contatti;

la quarantena per le persone esposte;

la chiusura delle scuole e dei luoghi di lavoro;

lezioni scolastiche ed universitarie;

lavoro a distanza (Smart Working*)

e provvedimenti che limitano l'assembramento di persone.

Si tratta di restrizioni messe in campo dall'Italia in queste e nelle prossime settimane fino al miglioramento della situazione pandemica.

Sulla efficacia di questo tipo di misure sono stati condotti diversi studi, molti su epidemie del passato. In genere, i provvedimenti si sono dimostrati efficaci,  in misura variabile a seconda del contesto.

Si può ritenere, quindi, secondo l'Istituto Superiore di Sanità che l'introduzione di ogni provvedimento adottato sia stato valutato attentamente perché ognuna delle misure comporta costi sociali diretti ed indiretti che possono essere molto elevati.

*Lo Smart Working (o Lavoro Agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dalla assenza di vincoli orari o spaziali e una organizzazione per fasi, cicli e obiettivi stabiliti mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro: una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare e al contempo favorire la crescita della sua produttività.

L'isolamento sociale è l’arma per evitare i contagi del Coronavirus

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