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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Esse come sicurezza

Esse come sicurezza

A cura di Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Piacenza

«Anch'io passato nell'inferno del Covid. Grazie ai sanitari per la loro abnegazione»

Vorrei ringraziare il questore Pietro Ostuni  e tutti comandanti e dirigenti di tutte le forze di Polizia nazionali e locali per aver consentito e poi coordinato una manifestazione che è venuta dal cuore di poliziotti e militari in ringraziamento di tutto il personale medico-sanitario della provincia di Piacenza davanti all’ospedale. Ringrazio anche i vigili del fuoco per il loro costante lavoro. 

Proprio ieri, avevo personalmente, a nome degli iscritti, segnalato al questore, questo sentimento di riconoscenza che tra i poliziotti sentivo montare e sento tuttora molto forte, ho sottolineato come per i tutori della sicurezza fosse necessario, anzi doveroso, anche visivamente, valorizzare il fatto che ogni cosa che si sta facendo la si sta facendo per puntellare il sacrificio e molte volte i rischi corsi da tutti i medici, infermieri e impiegati nel settore sanitario. Ho avvertito questa esigenza anche per esperienza diretta: ho avuto bisogno anche io, in quanto la bestia del Covid mi ha preso in pieno e ha poi preso anche mia moglie. Oggi ne stiano uscendo proprio grazie alle cure che abbiamo ricevuto proprio  all’ospedale e il successivo monitoraggio effettuato dal professore Cavanna e del suo staff, che ringrazierò per la vita.

In quelle poche ore che sono stato nei locali dell’ospedale, ho potuto vedere da una parte la disperazione dei malati e dei famigliari fuori ad aspettare notizie e dall’altra, l’abnegazione, il sacrificio, la professionalità  e l’umanità che tutto il personale dell’ospedale piacentino sta mettendo in atto. Insieme alla mia paura, ho delle immagini nella mente che non dimenticherò mai, e mi chiedo, oltre alla sofferenza di chi è ammalato e non c’è purtroppo più,  cosa stanno patendo tutti i medici e infermieri in tutto ciò. A loro in questi giorni oltre ad un surplus di umanità, dovuto all’assenza dei familiari vicino ai malati più anziani anche decisioni professionali delicate sul confine tra la vita e la morte. Era giusto ringraziarli, era giusto incoraggiarli, ed è giusto stargli vicino in ogni modo possibile al fine di combattere questa guerra che sta mietendo troppe vittime.

Spero, dunque, che anche questa mia lettera sia di incoraggiamento e proprio per questo, noi del Siap, nei giorni scorsi, come  già comunicato,  abbiamo effettuato  una donazione all’ospedale proprio per stare vicino a chi è al fronte di questa guerra maledetta, devo dire, che abbiamo ricevuto anche noi tantissimi contributi di vario tipo, materiali utili per lo svolgimento in maggiore sicurezza del  nostro lavoro, che ci hanno fatto davvero piacere e che abbiamo messo subito a disposizione dell’amministrazione  e quindi dei poliziotti.  La comunità piacentina, si sta muovendo e sta dimostrando grande umanità e attenzione per chi si sta sacrificando.

Noi, da parte nostra, quotidianamente e ininterrottamente  come sindacato, siamo in contatto con il questore e tutta la dirigenza della Polizia di Stato piacentina per contribuire a  continuare a tutelare il nostro lavoro al fine di rendere un servizio in sicurezza per i poliziotti e quindi di qualità al cittadino su tutto il settore sicurezza ma anche per non far vanificare gli sforzi e i sacrifici dei nostri medici e infermieri, attraverso il controllo per il rispetto delle prescrizioni.  

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