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Esse come sicurezza

Esse come sicurezza

A cura di Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Piacenza

«La legittima difesa a fasce orarie è assurda»

La legittima difesa a fasce orarie, seppur si potrebbe pensare che è già qualcosa, la trovo assurda. Preliminarmente, voglio confermare il mio pensiero espresso negli anni, laddove ho sempre criticato aspramente la cosiddetta giustizia fai da te in quanto ritengo che un diritto come quello sulla sicurezza, nel più ampio significato del termine, è un diritto che lo Stato deve fornire al cittadino attraverso le forze di polizia e la giustizia che devono essere messi in condizioni di operare qualitativamente attraverso risorse e leggi al passo con i tempi sempre più bui.  

Detto questo, una legittima difesa articolata e complessa, altro non farà che confondere il cittadino sul reale utilizzo della legge stessa con possibili ripercussioni ai danni del cittadino stesso. Si pensi all’uso legittimo delle armi che detengono gli appartenenti alle forze di polizia che, seppur preparati e aggiornati,  hanno causato a volte catastrofi umani, famigliari  e professionali.  Non sono e non sarò mai a favore della giustizia fai da te, in quanto questa a mio parere provocherà più violenza in entrambi i sensi,  ma credo che se si vorrà percorrere questa strada, la cosa migliore è quella di approvare una legge chiara che metta in condizioni un qualsiasi cittadino che vuole scegliere questa soluzione, di sapere esattamente cosa fare senza chiedersi che ora è, e senza calcolare se, oltre l’ora legale, sia legale difendersi. Perché se l’aggravante delle ore notturne comporta ciò, a questo punto si dovrebbe calcolare anche se una casa è isolata, se gli intrusi siano più di uno, se il cittadino ha una certa età, se è disabile, se ci sono bambini ecc. Una legge del genere, non deve lasciare troppe interpretazioni a cittadini comuni. 

«La legittima difesa a fasce orarie è assurda»

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