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Esse come sicurezza

Esse come sicurezza

A cura di Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Piacenza

Noi poliziotti abbandonati al nostro destino

Le donne e gli uomini delle forze di Polizia sono “prigionieri” di comportamenti aggressivi che si subiscono, e che ledono la dignità umana e professionale per paura di sbagliare anche quando non sbagli

Noi sindacalisti della Polizia di Stato stiamo lottando con tenacia per ottenere le giuste retribuzioni dovute e negate; stiamo lottando per ottenere risorse umane e mezzi per poter lavorare; stiamo lottando su tanti fronti, ma a mio modesto parere, oltre a tutto ciò sono convinto che ci sia da aprire al più presto una lotta seria e altrettanto “dura” per ottenere moduli operativi supportati da leggi e regolamenti chiari, affinché  da una parte si tutelino i colleghi e, dall’altra si possano contrastare una serie di comportamenti criminali e poco rispettosi anche nell’educazione civica che va dal portare a passeggio un cane con un sacchetto in tasca per raccogliere i bisogni dell’animale, a buttare una carta per terra. Al degrado si aggiunge degrado e ai comportamenti scorretti si aggiunge il non rispetto degli altri. 

Oggi, grazie ad alcuni errori commessi - bisogna dirlo tranquillamente - avvenuti su milioni e milioni di interventi di successo e dove si salvano vite umane quotidianamente, e soprattutto grazie a chi ha strumentalizzato fatti anche quando errori non sono stati, le donne e gli uomini delle forze di Polizia sono “prigionieri” di comportamenti aggressivi che si subiscono, e che ledono la dignità umana e professionale per paura di sbagliare anche quando non sbagli. 

Si ha paura di usare la forza anche quando la si deve usare, si ha paura di usare la giusta energia nei confronti di chi appena toccato si butta per terra, e nei confronti di chi non intende neanche darti un documento utile per l’identificazione perché potrebbe dirti che lo hai chiesto con aggressività. Non ci sono leggi adeguate a contrastare quei comportamenti incivili, figuriamoci se abbiamo gli strumenti per contrastare chi non si ferma ad un posto di blocco o chi ti minaccia con una machete. 

Il vittimismo è là in agguato. Non siamo abbandonati solo attraverso il tetto salariale, siamo abbandonati al nostro destino in una strada che, e dobbiamo dirlo con tranquillità, grazie anche alle attuali leggi dell’immigrazione che prevede l’arrivo di miglia e migliaia di uomini, donne  e bambini disperati nel nostro Paese, di fatto crea un aumento di criminalità sempre più consistente grazie ad un Paese che a mio parere non ha leggi adeguate per effettuare  la vera integrazione a beneficio di tutti. E'  la legge dei numeri, quando i numeri sono reali. In sostanza, a mio parere, non siamo attrezzati ancora a ricevere in questo modo un così consistente numero di persone in un Paese che non dà opportunità a chi ci vive e in un Paese che non ha leggi utili a gestire la criminalità in tutte le sue forme e nei giusti comportamenti. Si parla tanto di Polizia Europea, di leggi Europee, ma di Europa ne vedo davvero poca nel dover ricevere, e tanta nell’effettuare sacrifici per mantenerla

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