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Esse come sicurezza

Esse come sicurezza

A cura di Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Piacenza

«Questura, chiudiamo al dialogo»

Ci abbiamo provato a dialogare con la questura, ancora una volta nonostante quella che definiamo pessima gestione del personale. Ci abbiamo provato con serenità e con serietà: ma a fronte del dialogo si antepone la violazione dei diritti, la violazione delle norme contrattuali e provvedimenti tampone che non risolvono, ma creano a loro volta ulteriori problemi organizzativi

Ci abbiamo provato a dialogare con la questura, ancora una volta nonostante quella che definiamo pessima gestione del personale. Ci abbiamo provato con serenità e con serietà: ma a fronte del dialogo si antepone la violazione dei diritti, la violazione delle norme contrattuali e provvedimenti tampone che non risolvono, ma creano a loro volta ulteriori problemi organizzativi. Pertanto il Siap dice basta al dialogo. Non comprendiamo se non c’è la volontà o la capacità di cambiare le cose, in quanto si rimandano sempre le soluzioni serie ad  un domani che non arriva mai.

Nella città delle rotonde dove si effettuano servizi spettacolari sulle rotonde stesse, la questura continua ad essere a sua volta una rotatoria dove tutti fanno tutto e dove nessuno fa il suo, con una confusione che crea problemi e disaffezione quotidiana. Per fare un esempio solo: è da dodici anni, da quando sono segretario provinciale, che chiediamo il rispetto del regole per quanto riguarda l’ufficio volanti ed è da dodici anni che non viene rispettata la circolare in barba al fatto che è firmata dal capo della polizia.

Il dialogo è finito, se non attraverso gli incontri contrattuali, e per questo non porremo più le nostre attenzioni future al questore (non ne abbiamo più voglia), ma al dipartimento che ancora oggi, dopo tutto quello che è successo, dopo tutto quello che abbiamo fatto sapere, non prende serie determinazioni per rilanciare una questura che a nostro parere non ha più credibilità anche a fronte di quello che è successo dopo i fatti noti degli arresti dei colleghi.

Anzi, e lo diciamo anche a tutela dell’ex dirigente della mobile Vernelli, lo stesso oggi viene assegnato a dirigere l’ufficio del personale che gestisce le pratiche giudiziarie e disciplinari dei colleghi arrestati e ancora sotto processo che facevano servizio con lui presso la mobile all’epoca dei fatti. Ma stiamo scherzando? Qui si sta compromettendo l’alta professionalità e la motivazione che ancora oggi c’è tra il personale della questura, soprattutto tra i colleghi delle volanti, che rischia ogni giorno sempre più di essere danneggiato a danno dei cittadini che hanno il diritto di avere una questura organizzata al meglio tenendo conto dei numeri, dell’età del personale e dei mezzi disponibili, in quanto ancora oggi una emergenza che non finisce mai ci sono privilegi e privilegiati che riteniamo scandalosi.

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