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Giovedì, 25 Aprile 2024
Esse come sicurezza

Esse come sicurezza

A cura di Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Piacenza

Scontri a Cremona: noi poliziotti delegittimati da giornalisti schierati, politici e buonisti

L’ordine pubblico a Cremona è stato un fallimento, è stato a mio parere il segno che non c’è la volontà politica e dirigenziale di fermare il teppismo, di fermare questi distruttori di città. Vogliono il numero identificativo dei poliziotti, ma loro manifestano mascherati, con mazze, con petardi

La prossima volta che effettuerò una manifestazione, lo farò con il casco, bendato e con una mazza da baseballl e lancerò sassi contro poliziotti e carabinieri sfondando vetrine,abbattendo segnaletiche e imbrattando i muri. Ma ci sarà una differenza, a differenza di questi teppisti dei centri sociali che in nome dell’antifascismo si dimostrano peggio dei nazisti, io verrei arrestato sul posto. Ormai, con un governo del genere, grazie anche a strumentalizzazioni di eventi nei quali ci si è divertiti a montare immagini tali da far passare guai alla polizia di Stato, ai poliziotti, anche quando hanno operato bene, se non benissimo, la scelta, per far passare la giornata, è quella di lasciarli fare, di lasciarli distruggere una città, di lasciare che usino violenza contro gli uomini e donne dello Stato. 

La politica, taluni giornalisti schierati – se non intere testate giornalistiche – ci hanno reso deboli, ci hanno delegittimato, ci hanno disarmato. Adesso, la politica di sinistra – perché bisogna dirlo che è di sinistra -  giornalismo, finti pacifisti e finti antifascisti hanno dimostrato che con questo governo hanno il Paese in mano, hanno dimostrato che possono fare di tutto e di più, e hanno dimostrato che la dirigenza della Polizia di Stato è sempre più incapace e debole con i forti e forti con i deboli.

L’ordine pubblico a Cremona è stato un fallimento, è stato a mio parere il segno che non c’è la volontà politica e dirigenziale di fermare il teppismo, di fermare questi distruttori di città. Vogliono il numero identificativo dei poliziotti, ma loro manifestano mascherati, con mazze, con petardi. Beh, allora ci sia questo benedetto numero, a questo punto lo voglio, ma bisogna anche cambiare le leggi e far si che chiunque usa violenza contro un poliziotto con tanto di numero identificativo, si faccia minimo dieci anni di galera, e altrettanto chi manifesta mascherato e distrugge intere città. Basta con il buonismo, basta con la tolleranza di questi delinquenti che vanno emarginati insieme alla politica dei finti detentori della libertà e democrazia. 

Scontri a Cremona: noi poliziotti delegittimati da giornalisti schierati, politici e buonisti

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