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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Accademia della cucina: diplomi e cena per la fine del corso

Consegnati i diplomi di partecipazione agli allievi del corso di cucina in una serata conviviale. I partecipanti hanno preparato un menu basato sulle ricette imparate

Uomini e donne di tutte le età, impegnati in diversificate attività lavorative, ma tutti uniti da un unico comune denominatore, la passione per la cucina che ha spinto questi numerosi nuovi soci, a frequentare, in questi mesi, i corsi organizzati dall’Accademia della cucina piacentina. E tanta è stata la passione profusa, tanto soddisfacente quanto appresso, che diversi di loro hanno deciso di aderire ai corsi di secondo livello.

Mercoledì, nel corso di una serata conviviale, nella quale sono stati consegnati i diplomi di partecipazione, gli allievi del corso sono stati diretti protagonisti ai fornelli, preparando, per i loro insegnanti, un menu basato su alcune delle ricette apprese in questi mesi e che sono state condensate in un’elegante volumetto che è stato loro consegnato al termine della serata con i diplomi.

Clima dunque di passione e dedizione, il loro, per un percorso non facile, tuttavia sempre affrontato dai numerosi allievi (suddivisi in due gruppi, in serate diverse, con le medesime ricette), con serietà e tanta passione, guidati nei “meandri” culinari dai cuochi-gentleman Germano Felloni, Silvano Romagnoli, Attilio Co’, Alberto Paganuzzi ed Umberto Gandi, con il coordinamento di Pierangelo Benzi. Dieci lezioni serali dedicate sia ai rudimenti, come alle impostazioni di base e con successivi approfondimenti culinari che hanno riguardato la preparazione di antipasti, la cottura delle paste alimentari, delle carni, dei pesci e l’elaborazione dei dolci.

Tra le ricette impartite nelle singole lezioni, nell’ampia e ben strutturata cucina del sodalizio in via G. Landi 85, nei locali della Fondazione Pinazzi-Caracciolo, oltre alle tecniche di base, non sono ovviamente mancati i piatti della tradizione piacentina, dai pisarèi e fasò, ai tortelli,agli anolini, ai passatelli, per spaziare, allo stracotto, alla gallina ripiena, ai diversi arrosti, risotti, salame in crosta, con “divagazioni” nelle salse, nel pesce, fino ai dolci, dalla tradizionale sbrisolòna, ai turtlìt, alla torta al cioccolato, alle creme.

Un percorso sicuramente interessante, ma anche impegnativo per tutti, allievi e docenti, ma che consentirà ai novelli chef di deliziare, al termine del corso, famiglie ed amici a casa, con deliziosi manicaretti. Al termine delle singole lezioni ovviamente gli allievi hanno di volta in volta gustato quanto cucinato insieme con i loro insegnanti, un confronto “in diretta” sulla riuscita dei piatti preparati.

Per la conclusione del corso, una parte degli allievi, con il supporto di alcuni insegnanti, hanno predisposto crostini con mousse di tonno e valeriana, pasta all’amatriciana con guanciale di cinta senese e pecorino romano Dop, coppa arrosto con patate e carotine glassate, torta sbriciolona, ricevendo i complimenti dei loro insegnanti.

“Una partecipazione- ha commentato il vice presidente Alberto Paganuzzi- alla consegna degli attestati di fine corso- che ci ha favorevolmente stupito, sia per il numero di soci, come per il loro impegno. Uno stimolo a proseguire in questo tradizionale corso anche per la prossima edizione, nonostante sia necessario un gravoso impegno da parte di tutti”.

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