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Cronaca

Pusher albanese a spasso per Piacenza con passaporto falso: era già stato espulso

Un pregiudicato di nazionalità albanese lo scorso marzo era stato accompagnato dai carabinieri di Piacenza a Malpensa. Il 34enne pochi giorni fa ha fatto rientro in città grazie a un passaporto falso

È stato arrestato perché a Piacenza – come nel resto d’Italia - non doveva più starci. Sabato 12 ottobre, attorno alle ore 20.30 a Piacenza, davanti ad un bar alla fine del Pubblico Passeggio nei pressi della “Lupa”, i carabinieri della Sezione Operativa che  stavano svolgendo un servizio in borghese hanno fermato e controllato B.E., 34enne nato in Albania, pregiudicato, per aver violato la normativa sull’immigrazione e in particolare il divieto di rientro in Italia. Il 34enne era già conosciuto dai militari perché nel settembre del 2018 lo avevano arrestato per detenzione ai fini di spaccio di circa 60 grammi di cocaina. Per questo reato era stato condannato a più di un anno di reclusione. Il pregiudicato albanese lo scorso 28 marzo, in quanto destinatario di un decreto di espulsione dal territorio nazionale emesso dalla Questura di Piacenza, era stato accompagnato alla frontiera, imbarcato su un volo a Malpense ed espulso con divieto di farvi ritorno, non prima di 5 anni. I carabinieri hanno appurato che il 20 settembre scorso era rientrato in Italia attraverso il Belgio ed era nuovamente arrivato a Piacenza dove era stato ospitato da un suo amico. Aveva inoltre speso circa duemila euro per procurarsi un passaporto apparentemente rilasciato dalla autorità albanesi con delle false generalità. Il documento è stato sequestrato al fine di compiere le necessarie verifiche per accertarne la falsità. Sarà processato per direttissima. 

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