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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Addio a Matteo Cerini, l'uomo del meteo di Piacenza

Improvvisamente è mancato Matteo Cerini, responsabile dell'Osservatorio Meteorologico del Collegio Alberoni. Aveva solo 41 anni, ed è spirato nella sua abitazione nella mattinata del 1 ottobre

Improvvisamente è mancato Matteo Cerini, responsabile dell'Osservatorio Meteorologico del Collegio Alberoni. Aveva solo 41 anni, ed è spirato nella sua abitazione nella mattinata del 1 ottobre.  Quotidianamente informava le testate giornalistiche locali sul meteo di Piacenza e provincia. Matteo era inoltre figlio di Teresio Cerini, noto per il suo impegno come volontario della Curia vescovile e presidente dell'associazione di volontariato "Priscilla".

Questa sera, alle ore 20,30, nella chiesa di San Vittore alla Besurica, sarà recitato un S.Rosario. I funerali si terranno venerdì prossimo, 3 ottobre, alle ore 9,30, nella stessa chiesa di San Vittore.

Il cordoglio del sindaco Dosi per la scomparsa di Matteo Cerini

Il sindaco Paolo Dosi, profondamente commosso, esprime a nome dell’Amministrazione comunale il cordoglio per l’improvvisa e prematura scomparsa di Matteo Cerini, responsabile dell’Osservatorio Alberoni. «Una figura nota a tutti i piacentini – commenta il primo cittadino – per la sua collaborazione con gli organi di informazione locale: dal suo modo di porsi, per l’attività incentrata sulle notizie di carattere meteorologico o ambientale, traspariva non solo la competenza tecnica e scientifica, ma anche la cortesia e la disponibilità della persona. Ai familiari, ai colleghi e all’istituzione del Collegio Alberoni, trasmetto le condoglianze dell’intera comunità».

Il profilo biografico 

E’ stato grande il dolore per noi del Collegio Alberoni aver ricevuto di primo mattino la notizia che, nella notte, Matteo Cerini era morto nel sonno. Fino al giorno prima era stabilmente in mezzo a noi: conversava amabilmente con tutti, si confondeva nel crocchio dei seminaristi che sostavano nelle pause delle lezioni davanti ai suoi uffici di meteorologia, si confrontava con i suoi colleghi fraternamente. Era una persona schiva e riservata, ma quando qualcuno lo interrogava sul tempo si riscaldava ed era difficile trattenerlo. E’ morto ad appena 41 anni ed a noi pare ci sia stato sottratto uno di famiglia. Fu assunto dall’Opera Pia Alberoni il 1° novembre 1994 incaricato, fra altre mansioni, di sostituire il Sig. Giulio Agosti che per molti anni, e fino al pensionamento, aveva gestito gli osservatori sismico e meteorologico del Collegio Alberoni. Dimostrò subito una grande passione e un profondo interesse per la storia delle ricerche scientifiche condotte in Collegio e per quella specifica delle attività degli osservatori scientifici alberoniani: meteo, sismico e astronomico. Il funzionamento dei primi due assorbì progressivamente tutta la sua attività professionale, sostenuta e alimentata altresì da continui approfondimenti nell’ambito della sismologia e meteorologia. A lui si deve la continuazione fino a oggi della vita degli osservatori alberoniani, resa possibile da una precisa, attenta e quotidiana, attività di gestione della strumentazione scientifica, e da una puntuale e  giornaliera registrazione dei dati, mai interrotta, neppure nei periodi di riposo e di festa. Su suo impulso gli stessi Osservatori sono stati, negli anni, ammodernati, con nuova strumentazione da lui segnalata  e selezionata che ne ha permesso una maggiore efficacia. Ricordiamo, per esempio, l’acquisto, nel 2011, grazie anche a un contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, di un nuovo sismografo digitale in sostituzione delle apparecchiature analogico-elettroniche ormai obsolete.

Negli anni Matteo seppe costruire una significativa e preziosa rete di collaborazioni tra il Collegio Alberoni e le principali Istituzioni geofisiche italiane e internazionali, che hanno portato l’Osservatorio alberoniano a partecipare a due importanti progetti, attualmente in corso, coordinati da Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il primo italiano denominato SISMOS, il secondo internazionale denominato EUROSEISMOS, nel quale centri storici europei ed africani, al fine di poter creare una banca dati digitale, presteranno i propri sismogrammi cartacei i quali verranno elaborati in digitale. L’osservatorio meteorologico è oggi perfettamente funzionante grazie alla cura e all’attività svolta da Matteo Cerini. La registrazione quotidiana dei dati relativi agli eventi atmosferici ha fornito dati estremamente utili a molti istituzioni ed enti  e società del nostro territorio. A Matteo Cerini si deve anche la creazione e la digitalizzazione dell’archivio storico sismico e meteorologico del Collegio Alberoni che permette oggi  di accedere in modo agevole a un patrimonio di dati scientifici decisamente significativi. Certamente uno dei frutti più preziosi di 20 anni di attività lavorativa presso il Collegio. Verso di lui siamo grati per l’impegno profuso nella sua professione. Ci mancherà.

Amministrazione, Padri, seminaristi e collaboratori del Collegio Alberoni

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