Adunata nazionale al via, il sindaco Dosi agli alpini: «Siete il volto dell'Italia migliore»
Ha preso il via ufficialmente l'86esima Adunata Nazionale degli alpini. Dopo una notte di caroselli e balli, alle 9 di questa mattina in piazza Cavalli alzabandiera alla presenza delle massime autorità civili e militari. Tutte le immagini e le informazioni utili
Ha preso il via ufficialmente l'86esima Adunata Nazionale degli alpini. Dopo una notte di caroselli e balli, alle 9 di questa mattina in piazza Cavalli alzabandiera alla presenza delle massime autorità civili e militari.
L'ARRIVO IN PIAZZA CAVALLI DEI GONFALONI E DELLA BANDIERA DI GUERRA
IL PROGRAMMA DELL'ADUNATA PER IL 10 MAGGIO: TUTTE LE INIZIATIVE
LA MUNICIPALE SEQUESTRA QUATTRO TRABICCOLI
ALPINO PESTATO E RAPINATO: ARRESTATO UN MAROCCHINO
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Piacenza la Primogenita, Medaglia d'oro al Valor militare per la Resistenza, saluta il Corpo degli Alpini e avverte la responsabilita', l'onore e la gioia nel tributare il proprio omaggio a coloro che, indossando la vostra divisa, hanno scritto le piu' alte, talora dolorose e sempre significative pagine della nostra storia e del nostro presente. Siamo fieri di ospitare gli Alpini'. Cosi' il sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, questa mattina, quando il tricolore innalzato sotto il cielo nuvoloso della centralissima di piazza Cavalli ha dato ufficialmente inizio all'86a Adunata nazionale degli alpini, la prima ospitata dalla citta' di Piacenza. Schierate in piazza Cavalli le massime autorita' militari, i rappresentanti di istituzioni e associazioni con i labari, la fanfara della Brigata Taurinense, il I Reggimento Artiglieria di montagna di Fossano. Tra oggi e domenica sono attese a Piacenza tra le trecento e le quattrocentomila penne nere.
Dalle 18 a Porta Borghetto arrivo dei Gonfaloni, del Labaro dell’Associazione Nazionale e della Bandiera di guerra del 1° Reggimento Artiglieria da Montagna. Costituito il 1 novembre 1887 a Torino il reggimento è stato impiegato per la prima volta in Eritrea, ha partecipato alla campagna di Libia e alla Grande Guerra. Nel secondo conflitto mondiale è stato impegnato sul Fronte Occidentale e nei Balcani. Dopo l’8 settembre parte del reggimento dà vita alla Brigata Partigiana Garibaldi insieme a superstiti della Taurinense: per le sue attività il gruppo sarà insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare. In tempi più recenti è stato impiegato in Kosovo e Afghanistan. Il reggimento è ora al completo dopo il ritorno del comandante Aldo Costigliolo e delle batterie che per sei mesi hanno operato in Afghanistan.
Dopo la cerimonia seguirà la seduta straordinaria del consiglio Comunale per la ricorrenza dell’adesione quale Primogenita Città al Regno d’Italia. Sarà presente la Bandiera del 1° Reggimento da Montagna. La fanfara dei congedati della Cadore ricorda la tragedia di Vajont.
Alle 21 al Teatro Politeama la Fanfara dei congedati della Cadore terrà un concerto in ricordo dei morti del Vajont. Tra i primi soccorritori a giungere sul luogo della tragedia, alle prime luci dell’alba del 10 ottobre 1963, furono i militari della Brigata Alpina Cadore - alpini, artiglieri da montagna, genieri e trasmettitori alpini - i quali, assieme ad altre unità del 4° Corpo d’Armata Alpino di Bolzano, per parecchie settimane attesero alla pietosa opera di recupero delle salme dalle macerie.
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IL DISCORSO DEL SINDACO PAOLO DOSI - A nome dell’Amministrazione comunale e della Città di Piacenza, sono orgoglioso di dare il benvenuto ufficiale al Generale Alberto Primicerj, Comandante delle Truppe Alpine, al presidente dell’Ana Corrado Perona e a tutti i partecipanti all’86° Adunata nazionale, che siamo fieri di ospitare per la prima volta sul nostro territorio.
Colgo l’occasione per esprimere, a tutti i voi, i sentimenti di più sincera accoglienza e la profonda stima di una comunità che crede fortemente nei valori universali di cui gli Alpini si fanno da sempre interpreti e custodi: la solidarietà autentica, la disponibilità generosa nei confronti di chi ha bisogno di aiuto, il radicato senso di appartenenza al Paese, la dedizione nel mettersi a servizio della collettività.
Con questa consapevolezza, Piacenza la Primogenita, Medaglia d’oro al Valor militare per la Resistenza, saluta il Corpo degli Alpini e avverte la responsabilità, l’onore e la gioia nel tributare il proprio omaggio a coloro che, indossando la vostra divisa, hanno scritto le più alte, talora dolorose e sempre significative pagine della nostra storia e del nostro presente.
In quel Tricolore che è stato issato poc’anzi, e che da settimane si erge a vessillo di democrazia e libertà nelle strade e nelle piazze della nostra città, è racchiuso l’indimenticato sacrificio dei vostri Caduti, ma anche l’emblema di un’Italia ancora capace di coesione e fratellanza, della quale siete testimoni con il vostro senso civico, la vostra umanità, il vostro impegno in prima linea nelle missioni internazionali di pace, così come al fianco delle popolazioni colpite da tragedie o calamità naturali.
Ho avuto modo di sottolinearlo più volte, nell’attesa di questo storico appuntamento, e desidero riaffermarlo con convinzione, certo di rivolgermi a voi anche a nome dei miei concittadini: il vostro è il volto dell’Italia migliore, di un’Italia buona nella quale abbiamo oggi più che mai bisogno di riconoscerci e ritrovarci.
Nel concludere il mio breve intervento, permettetemi quindi di ringraziare chi mi ha preceduto – il sindaco Roberto Reggi – che più di ogni altro ha voluto che l’Adunata nazionale degli Alpini si tenesse quest’anno a Piacenza e tanto ha lavorato, insieme ai rappresentanti della sezione locale dell’Ana e alle istituzioni del territorio, affinchè ciò fosse possibile. Mi auguro, anche a nome suo, che questi tre giorni di festa possano essere condivisi, dall’intera collettività, come se fossimo parte di un’unica grande famiglia.
Viva gli Alpini, buona Adunata a tutti.
