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Cronaca Le Mose / Via Caorsana

Pagano l'affettatrice con l'assegno rubato, truffatori arrestati

La vicenda è cominciata su un sito internet di vendite on line dove veniva messa in vendita una pregiata affettatrice di marca Berkel. Arrestati e processati per direttissima tre uomini italiani per truffa e ricettazione

Hanno pagato un’affettatrice del valore di 7.600 euro con un assegno “farfalla”, poi hanno cercato di dileguarsi, ma sono stati presi dai carabinieri e giudicati ieri, 11 luglio, per direttissima. Nei guai sono finiti tre uomini di 27, 52 e 59 anni accusati di aver  raggirato una persona di Rho (Milano). I tre sono tornati in libertà, dopo che il giudice Elena  Stoppini ha convalidato il loro arresto, come chiesto dal pubblico ministero Giulio Massara. Il terzetto è accusato di truffa e ricettazione e a farli finire in tribunale sono stati i carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Piacenza.

La vicenda è cominciata, per l’ennesima volta, su un sito internet di vendite on line dove veniva messa in vendita una pregiata affettatrice di marca Berkel al prezzo di 7.600 euro. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i tre hanno telefonato al proprietario e si sono accordati sulla consegna. Venditore e acquirenti hanno stabilito diversi posti, poi si è deciso per Piacenza. In città è avvenuto lo scambio. I tre hanno ricevuto l’affettatrice, pagando con un assegno. Le indagini dei carabinieri hanno, però, portato alla luce che l’assegno faceva parte di un blocchetto rubato tempo fa in un’azienda della provincia di Milano. I tre sono stati così arrestati e denunciati in flagranza, poco dopo la consegna della preziosa affettatrice. Davanti al giudice, il terzetto, assistito dagli avvocati Monica Malchiodi e Luca Caputi, è stato processato. L’udienza è stata rinviata in settembre.

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