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Cronaca

Visita di Alfano, la lettera di Federico Scarpa (Libera Associazione Commercianti)

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Com’era prevedibile, la visita del Sottosegretario Alfano credo si sia rivelata la solita gita estiva a Piacenza.

Ci sembra strano che in un momento di grave e urgente necessità economica da parte del governo, il Sottosegretario venga a dirci che lo Stato, il quale ha deliberato di ricavare diversi miliardi di Euro per risanare i conti attraverso la vendita di beni e strutture militari, venga ad offrire ai piacentini aree gratis in nome di una “restituzione” delle aree militari ai piacentini.

“Restituzione” in contrasto ancora una volta con i programmi del suo governo, il quale  intende, si cedere le aree militari ma dopo averle valorizzate per, ovviamente fare cassa

Apprezziamo lo sforzo culturale che il Sottosegretario Alfano ha inteso introdurre nella trattativa, ma occorre ricondurre tutto sul piano pratico e cioè:

Si stabilisca che si intende mantenere il lavoro per le 800 famiglie e se occorre potenziarlo senza tagli, ingiustificati, ad un personale altamente qualificato. Il fatto che non sia più “verde” anagraficamente, non può e non deve giustificare  alcun tipo di licenziamenti.

Il pensare di destinare parte della Pertite a disposizione di scuole (quali?) delle famiglie (quelle del comitato pro Pertite?) e dei militari, ci sembra un modo per non dire chiaro e tondo che la trattativa iniziata va avanti  che è ancora prevista sulla carta, il trasferimento fuori mura degli stabilimenti militari e conseguentemente verificare sull’area della Pertite cosa costruire e soprattutto il Sottosegretario ha chiarito che legalmente non può esistere una pianificazione urbanistica sulle aree militari, con buona pace delle richieste avanzate in questi giorni dal comitato che finalmente ha dichiarato che i voti effettivi dei cittadini che vogliono il parco sono in effetti 2013, così come risulta all’ufficio protocollo del Comune una richiesta per la variante al PRG, richiesta di variante perfettamente inutile dopo le dichiarazioni non trattabili da parte del Sottosegretario riguardante interventi urbanistici sull’area militare.

Dal 1930 al 2012 tutte le amministrazioni, i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione e tutte le forze politiche piacentine hanno perseguito l’obiettivo del mantenimento, della riorganizzazione e del potenziamento del polo produttivo militare piacentino. Il sottosegretario Alfano è venuto a dirci che l’ipotesi del nuovo stabilimento non è sostenibile, quindi non si parla e non si parlerà più di potenziamento.

Poi, per far contento il Sindaco, valuterà l’ipotesi di restituire alla città l’uso di un pezzetto dell’area Pertite e, forse, anche dell’area del vallo, quindi non si parla più neanche di una riorganizzazione seria: il polo di mantenimento tirerà a campare finché l’età “non più verde” del personale diventerà decisamente “grigia”, le attività saranno affidate ai privati e le aree passeranno in gestione al Demanio che, siccome non ci sarà più la crisi il debito pubblico e lo spread saranno solo un ricordo, tutte le aree verranno restituite alla città, naturalmente già bonificate, attrezzate a parco e con i capannoni trasformati in palestre.

Grazie, signor sottosegretario

Grazie, signor sindaco.

Federico Scarpa

Libera Associazione Commercianti

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