Centinaia di carpe erano rimaste intrappolate nelle zone golenali allagate dalla furia del Po. Rischiavano di morire, a causa del rientro delle acque del fiume che le avrebbero lasciate all'asciutto. A segnalare il fatto, numerosi cittadini e pescatori, che in questi giorni, passeggiavano sull'argine maestro del Po.

La macchina dei soccorsi, anche in questo caso, si è messa in funzione. Pescatori, volontari, associazioni hanno collaborato, recuperando 900 carpe per un totale di oltre 45 quintali di pesce. Alcuni esemplari, sono anche di notevoli dimensioni: fino a 15 kg di peso.

Alcuni esemplari sono molto grandi: uno addirittura pesa 15 kg

Ma si continua a recuperare, nelle golene che vanno pian piano prosciugandosi. L'Amministrazione provinciale, estende l'invito a chiunque volesse partecipare al salvataggio delle carpe. “Chi fosse interessato a partecipare a tali operazioni” spiega una nota di corso Garibaldi, “può dare la propria disponibilità alla Polizia provinciale o alle associazioni dei pescatori che operano sul territorio”. Zone interessate: Piacenza, Calendasco, Caorso e Castelvetro.

Il pesce salvato dalla disidratazione, però, non finisce in padella specifica la nota della Provincia: grazie alla tecnica del Carpfishing, si catturano le carpe con apposita attrezzatura, per non danneggiarle e si rimettono prontamente in acqua.

Ecco le foto dell'attività di recupero. Immagini di Angelo Battaglia