Un servizio di sorveglianza in più può fare comodo. La società di vigilanza privata “Ivri” di Piacenza fa rientrare anche l’area di via Capra nella sua convenzione con il Comune di Piacenza. Le guardie di Ivri sorvegliano già, per conto del Comune, diverse aree e beni di proprietà dell’ente comunale. Da oggi, grazie a questo nuovo accordo, a costo zero verrà inserita nella convenzione anche l’area di via Capra, dove sono ubicati 150 alloggi popolari (dove vivono circa trecento persone) gestiti da Acer. 

«Abbiamo iniziato un servizio di sorveglianza – ha spiegato il presidente di Acer Patrizio Losi - nel quartiere di Barriera Farnese, ora proseguiamo in via Capra. Ultimamente si sono verificati casi di microcriminalità e disturbo della quiete pubblica nei pressi dei nostri alloggi vicini al Pubblico Passeggio. Estenderemo queste sorveglianze anche lì. Con oggi i nostri cittadini si devono sentire più tranquilli, abbiamo fatto un piccolo passo. E ci segnalino le situazioni anomale che si vengono a creare». 

«È una bella collaborazione – ha aggiunto l’assessore alla sicurezza Luca Zandonella - quella che parte, con Acer sul fronte sicurezza. Ivri ha messo a disposizione un servizio aiutandoci. Questo è un quartiere difficile: dobbiamo aumentare la sicurezza con pattugliamenti diurni e notturni visti i casi di droga e spaccio».  «Ci sentiamo gratificati – ha commentato il direttore tecnico di Ivri Danilo Callegari - di questa responsabilità. È un’attività che Ivri mette a disposizione del Comune di Piacenza, il servizio rientra nelle nostre mansioni. Si tratta di garantire pattugliamenti diurni e notturni. Durante le ore del giorno è previsto anche il passaggio nelle proprietà condominiali e nei garage. Presteremo molta attenzione alle segnalazioni degli abitanti delle palazzine. E forniremo un report mattutino alle forze dell'ordine, all’interno del protocollo “Mille occhi” sulla città. Ovviamente dialogheremo sia con il Comune che con la Polizia Municipale». 

«Ivri – precisa Callegari - offre un servizio di tutela dei beni: non facciamo ordine pubblico né pubblica sicurezza, non garantiamo sicurezza ma tuteliamo i beni del Comune. La nostra vettura non è sostitutiva ma complementare all’attività delle forze dell'ordine».