rotate-mobile
Cronaca

Alluvione, Diocesi e Cei mettono a disposizione 550mila euro per la ricostruzione

La Diocesi piacentina con 150mila euro - buona parte frutto delle offerte nelle parrocchie - e la Conferenza Episcopale Italiana con 400mila euro offrono un concreto aiuto alle popolazioni colpite dall’alluvione del 13 e 14 settembre scorso

La Diocesi piacentina con 150.000 euro e la Conferenza Episcopale Italiana con 400.000 euro offrono un concreto aiuto alle popolazioni colpite dall’alluvione del 13 e 14 settembre scorso. In dettaglio: 70mila raccolti nelle collette parrocchiali partite subito dopo il disastro; 30mila dalla sottoscrizione della Caritas e 50mila attinti dall’8Xmille diocesano. La richiesta di aiuto alla C.E.I. era stata avanzata dal vescovo Ambrosio direttamente al segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino, in occasione della tavola rotonda in Cattolica conclusiva dell’annuale incontro dei docenti di teologia, lo scorso 17 settembre.                                       

I dati sono stati diffusi questa mattina dal vescovo Gianni Ambrosio che, assieme al direttore della Caritas diocesana Giuseppe Chiodaroli, ha spiegato i dettagli dell’iniziativa. Si tratta – ha detto il Vescovo - di un segno della prontezza della Chiesa italiana davanti alla sofferenza, che da un aiuto per riprendere la vita di tutti i giorni; una goccia nel mare ma che sarà subito distribuita, un segno di solidarietà che proviene dal cuore buono dei piacentini, un aiuto piccolo ma importante da ripartire tra le vittime dell’alluvione più bisognose. Le abitazioni danneggiate integralmente sono relativamente poche – ha aggiunto Chiodaroli - mentre molte hanno avuto il piano terra distrutto, con più di 100 scantinati colpiti e 300 garage. A Farini e a Ferriere sono state danneggiate inoltre le strutture parrocchiali con funzioni aggregative di paese. Per la valutazione degli interventi è costituito un gruppo di lavoro composto dalla Diocesi, Caritas Diocesana, Parroci dei paesi colpiti tenendo presente che Le persone che vivono nelle comunità, specialmente in quelle più isolate in montagna, necessitano però di presenze discrete, ma tangibili in questi giorni e in vista dell'imminente stagione invernale.                                                            

Sono state fatte consegne emergenziali di viveri e attraverso il servizio Guardaroba sono a disposizione su richiesta, capi di abbigliamento e calzature, per quanti colpiti dalla calamità, ne avessero necessità. Dalla Delegazione Regionale Caritas Emilia Romagna e da Caritas Ambrosiana sono arrivate il 18 settembre tre idropulitrici e quindici deumidificatori, subito distribuite nelle case travolte da fango e acqua a Roncaglia, Farini e in Val' Aveto.

COME FAR PERVENIRE IL PROPRIO CONTRIBUTO

Si ricorda che è ancora aperta la sottoscrizione a favore della è popolazione alluvionata, utilizzando le seguenti modalità con la causale "EMERGENZA ALLUVIONE IN VALNURE E VALTREBBIA":

• versamento diretto presso gli uffici della Caritas diocesana in Via Giordani, 21 a Piacenza dalle ore
9 alle 12 dal lunedì al venerdì;

• C/C bancario tramite Banca di Piacenza intestato a Fondazione Autonoma Caritas Diocesana di
Piacenza-Bobbio. Iban: IT61 A 0515612600 CC0000032157. 

La tabella-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alluvione, Diocesi e Cei mettono a disposizione 550mila euro per la ricostruzione

IlPiacenza è in caricamento