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Cronaca

Ancora ritardi per i pendolari. Fittavolini: “l'orario è stato sventrato”

L'alta velocità è partita e il nuovo orario per il trasporto locale anche. Nessuna delle due funziona. In ritardo la prima, a singhiozzo il secondo. E Formigoni si dice insoddisfatto del servizio FS per i pendolari


Senza fine. Così appare la vicenda dei pendolari di Piacenza. Ora si procede fra ritardi e ritocchi a quello che appare come un “orario sventrato”. Lo chiama così Ettore Fittavolini, presidente dell'Associazione pendolari piacentini. “E come potrete notare” aggiunge, “nonostante ciò, e nonostante non ci siano più gli Eurostar in linea, i treni sono riusciti ad arrivare in ritardo lo stesso. E’ vergognoso”.

Così con il nuovo orario per il trasporto regionale, arrivano anche le sorprese. Treni in ritardo come il Piacenza – Milano Greco Pirelli (16 minuti di ritardo) o convogli che non si sono proprio presentati all'appello, come il treno 20422 da Piacenza direzione Milano, lasciando in banchina viaggiatori allibiti. In aiuto dei pendolari, arrivano le parole di Formigoni, presidente della Regione Lombardia. Si è dichiarato “per nulla soddisfatto di come è partito oggi il servizio di Ferrovie dello Stato per i pendolari”.
Non sono stati rispettati i termini dell'accordo per far transitare l'alta velocità nel territorio piacentino

Anche a Piacenza, le istituzioni di Comune e Provincia, hanno inviato alle ferrovie una diffida. Non sono stati rispettati i termini dell'accordo per far transitare l'alta velocità nel territorio piacentino. Trenitalia ha 60 giorni di tempo per rispettare i patti.

Il botta e risposta con Trenitalia e le istituzioni va avanti da tempo ormai, da quel 9 dicembre scorso quando, in un incontro, si sono sfiorati toni da tragedia. La miccia l'avevano accesa Salvatore Di Ruzza e Fiorenzo Martini, rispettivamente direttore regionale Trenitalia per l'Emilia Romagna e per la Lombardia. Secondo loro, il ritardo dei convogli era per un terzo causato dagli stessi viaggiatori.

Poi c'è stata l'inaugurazione ufficiale della Tav, preceduta da una lettera dei pendolari piacentini, indirizzata a Giorgio Napolitano. “Signor presidente” scrivevano il 12 dicembre scorso, “vogliamo informarLa che, per noi pendolari, l’Alta Velocità non esiste, si tratta solo di un’invenzione pubblicitaria di facciata, portatrice soprattutto di nuovi peggioramenti del servizio di trasporto regionale”. E adesso, ancora ritardi.


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