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Cronaca Via Dante / Viale Dante Alighieri

Anni di liti e gelosie, poi l'omicidio della moglie: «Da oggi la mia vita è finita»

Il 57enne albanese Xhevdet Mehmeti è alle Novate con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Interrogato dal pm Antonio Colonna ha risposto a tutte le domande raccontando il lungo e difficile matrimonio con la donna che ha ucciso a coltellate nella loro abitazione in viale Dante

«Da oggi la mia vita è finita», lo avrebbe detto il 57enne albanese Xhevdet Mehmeti durante l'interrogatorio con il pm e l'avvocato difensore Angelo Osvaldo Rovegno avvenuto nella notte al comando provinciale dell'Arma in viale Beverora. Lo straniero è accusato di aver ucciso la moglie, la 52enne Elca Tereziu, nel pomeriggio del 27 maggio nella loro abitazione in viale Dante. Al culmine di una lite, l'ennesima, l'uomo avrebbe afferrato un coltello e l'avrebbe colpita con almeno tre coltellate, poi è uscito ed è andato a costituirsi dai carabinieri. Vani i soccorsi chiamati dal figlio minorenne della coppia che ha trovato la madre in un lago di sangue in cucina: i sanitari del 118 non hanno potuto fare niente se non constatare il decesso, sul posto in pochi secondi anche i poliziotti delle Volanti. Si tratta dell'ennesimo caso di femminicidio nel nostro Paese. Mercoledì dovrebbe essere effettuata l'autopsia o il conferimento dell'incarico, e tra il 30 e il 31 l'interrogatorio di garanzia del gip Stefania Di Rienzo. I due figli di 17 e 19 anni, dopo essere stati ascoltati dalle forze dell'ordine, indagano sia i carabinieri sia la squadra mobile della polizia, sono stati affidati ad alcuni parenti. 

vittima morta omicidio viale dante ok 2018-2«Il mio assistito, accusato di omicidio volontario aggravato e che ora si trova alle Novate - riferisce l'avvocato Rovegno - ha risposto a tutte le domande del pm Antonio Colonna, è molto provato e si sta rendendo conto di quanto ha fatto nonostante non ricordi bene l'aggressione e le coltellate alla donna». «Ha raccontato - prosegue - di un lungo matrimonio difficile e problematico reso ancora più teso dalla gelosia, immotivata, della moglie, stando alla sua versione. Giornate di liti e incomprensioni, le due famiglie avevano tentato invano di ricomporre la conflittualità: ad ottobre la donna era andata dai suoi parenti in Grecia, ma una volta tornata la situazione non era migliorata».

«Verso le 16 del 27 maggio Elca Tereziu sarebbe stata al telefono con ilangelo osvaldo rovegno avvocato-2 fratello, nella conversazione la donna avrebbe rivolto epiteti offensivi al marito che si trovava davanti a lei. La 52enne si lamentava del comportamento dell'uomo fino a quando Xhevdet Mehmeti le avrebbe preso il cellulare cercando di convincere il fratello a calmarla poi la situazione sarebbe degenerata. La vittima gli avrebbe strappato di mano il telefono, poi avrebbe spaccato alcuni oggetti e rovesciato a terra dell'acqua e avrebbe strattonato il marito, poi sarebbero caduti a terra ed è in quel momento che il 57enne avrebbe preso un coltello e l'avrebbe colpita». «L'uomo - prosegue Rovegno - ha specificato che era la moglie ad avere comportamenti aggressivi nei suoi confronti: lei non si fidava pensando forse che potesse avere altre donne, tradimenti che lui avrebbe sempre negato. Dopo averla colpita, non si ricorda quante coltellate né dove l'ha colpita, avrebbe visto il sangue, si sarebbe alzato e dopo essersi cambiato, avrebbe preso l'auto per recarsi dai carabinieri a costituirsi. Il figlio 17enne che per tutto il litigio è rimasto chiuso nella sua stanza, una volta uscito il padre, si è recato in cucina dove ha trovato la mamma ormai priva di vita». L'auto dell'uomo è stata posta sotto sequestro così come l'appartamento. 


 

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