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Cronaca

Arpa, prima dell’estate i due monitor per il controllo dell’aria

Resta da decidere il luogo del secondo monitor (forse Palazzo Mercanti), mentre il primo verrà posizionato in viale Beverora negli uffici dell’Anagrafe

Manca ancora qualche mese prima di poter “controllare” in prima persona la qualità dell’aria a Piacenza e provincia. I due monitor che illustreranno con chiarezza il monitoraggio dell’aria facevano parte dei 130mila euro di contributo che la Provincia di Piacenza – durante la fine dell’Amministrazione Trespidi – aveva elargito ad Arpa.  Il finanziamento era finalizzato in primo luogo all’acquisizione di un’unità mobile per il controllo dell’inquinamento atmosferico attrezzata con uno strumento contaparticelle - in grado cioè di quantificare le polveri fini per classi di distribuzione granulometrica - e di un analizzatore di black carbon, ovvero le particelle carboniose che si formano in seguito alla combustione incompleta di combustibili fossili e biomasse. Tale strumentazione, che verrà utilizzata sull'intero territorio provinciale, andrà ad integrare la dotazione strumentale della rete di monitoraggio già in essere per la misura degli inquinanti tradizionali. E' poi in programma l'acquisizione da un lato della strumentazione per il controllo ai camini delle emissioni in atmosfera di composti organici volatili, polveri e diossine e dall'altro dei sistemi hardware e software, inclusi due monitor, dedicati alla diffusione al pubblico dei dati rilevati dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria. In un primo momento si pensava di ubicare in stazione uno dei due schermi.  

«Avevamo concordato con l’ex assessore all’ambiente Rabuffi – spiega il direttore provinciale di Arpa Giuseppe Biasini - di posizionare il primo monitor in via Beverora, nei locali del servizio anagrafe del Comune di Piacenza. Ora vedremo quale sarà il luogo migliore dove lasciare il secondo schermo. Dovremo per forza di cose ospitarlo in un luogo chiuso, al sicuro da vandali». L’intenzione è quella di poter avere in funzione gli schermi prima dell’inizio dell’estate, in modo da monitorare e informare la popolazione di possibili sforamenti della qualità dell’aria. «L’Arpa è ora guidata a livello regionale, dobbiamo aspettare da Bologna l’ok. I fondi ci sono e sono comunque garantiti, nonostante i recenti tagli che hanno coinvolto la Provincia di Piacenza».

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