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Cronaca Centro Storico / Piazza Duomo

Ecco come sarà l'ascensore che porterà in cima al campanile del Duomo

In Diocesi la presentazione del progetto che verrà realizzato in concomitanza con Expo 2015 per accogliere i turisti. Da maggio a ottobre un ascensore per salire alla torre del Duomo, ma anche il restauro della cappella di San Martino e un ciclo pittorico di Franco Corradini

Diocesi in prima linea nell’appuntamento con Expo Milano 2015, per offrire a quella parte di visitatori, che si spera significativa, raggiungeranno Piacenza, ma soprattutto ai piacentini e ai turisti, un pacchetto di iniziative culturali sostanzialmente inedite, parte delle quali resteranno nel tempo dando una maggior visibilità ai tesori architettonici e artistici del nostro Duomo.

L'ASCENSORE - L’iniziativa più fantasiosa e innovativa è certamente l’ascensore panoramico che per tutti i sei mesi di “Expo” permetterà  di salire sino alla base del cono del campanile in laterizio la cui costruzione fu terminata nel 1333, e che - dal 6 luglio 1341 - è sormontato dall’Angil del Dom.

L’ascensore, posizionato sul sagrato della Chiesa coprendo in parte il portale di sinistra guardano la facciata, farà la spola tra il suolo  e la piattaforma costruita alla base della parte conica del campanile a circa 55 metri dal suolo. Un accompagnatore porterà i visitatori, (gruppi sino a 12 persone) in quota da dove  potranno girare  attorno al cono, per vedere la città a 360 gradi, gustare l’inedita panoramica sulla città, ammirare “l’Angilon” alla distanza di circa 15 metri e “cliccare” le immagini di alcuni monitor per “entrare” sulle  schede informative dedicate alle bellezze piacentine.

Attraverso una porticina si potrà accedere all’interno del cono del campanile per visionarne la struttura. Una telecamera invierà in tempo reale le immagini ad un altro schermo posizionato nella Cattedrale. Per usufruire del saliscendi è previsto un biglietto del costo di 4 euro e 50 centesimi, ma ci saranno  facilitazioni per gruppi, pacchetti comprendenti la visita delle esposizioni cittadine e al  Museo della Cattedrale, nuovo fiore all’occhiello che sarà inaugurato a ridosso di Expo. 

Il programma di eventi promosso dalla Diocesi  è stato illustrato alla stampa nella sala degli Affreschi di Palazzo Vescovile con interventi del vescovo mons. Gianni Ambrosio, dell’architetto Manuel Ferrari, di Tiziano Fermi, dell’assessore Katia Tarasconi e dell’artista Franco Corradini. "Salire in alto - ha detto il vescovo - è il desiderio che abbiamo tutti nel cuore; volgere lo sguardo verso il cielo e vedere la nostra città dall’alto".

Giorgio Milani in nome della Fondazione di Piacenza e Vigevano: "E’ un compito difficile il nostro perché c’è una sproporzione evidente tra i bisogni e le risorse a disposizione. Abbiamo spostato risorse dalla Cultura al Welfare, ma questi progetti anche per noi sono una priorità. Per l’assessore comunale Katia Tarasconi quelli prefigurati sono interventi tra più importanti nell’ambito di Expo “Una prospettiva diversa sulla città per i turisti e per i cittadini”. Gli orari di visita del campanile saranno dalle 9 alle 13 dalle 15 alle 19, dal mercoledì alla domenica.

ALTRE INIZIATIVE - Altre importanti iniziative: il restauro della cappella di San Martino all’interno della Cattedrale con possibilità di relazionarsi con i restauratori, visite guidate serali e altre iniziative tra le quali la mostra di un ciclo pittorico  di Franco Corradini cha aprirà dal 26 febbraio al 5 aprile nei chiostri di S. Antonino. Saranno esposte sette tele di grandi dimensioni dai tre ai cinque metri di altezza ispirate alle sette ultime parole di Cristo in croce. Una ottava tela “Resurrexit” avrà una collocazione speciale: dalla mattina di Pasqua sarà a all’interno del cono del campanile del Duomo e quindi, da maggio, raggiungibile in ascensore e vistabile da tutti. Ha commentato Corradini, “Anche Cristo, avrà così il suo Angelo custode”. Il collaudo dell’ ascensore sarà effettuato dal vescovo mons. Ambrosio che il giorno di Pasqua sulla torre campanaria per benedire l’opera di Franco Corradini. 

I COSTI  - E’ stato precisato che i costi di realizzazione del progetto  ascensore sono inevitabili, perché la struttura era già prevista nella messa in sicurezza del campanile, resasi necessaria dopo i tamponamenti ai crolli del 30 ottobre 2102. Una felice intuizione ha permesso di trasformare con una azione di restyling, un montacarichi in un servizio di indubbio fascino.                                                                      Lo studio di sicurezza è eseguito dall’ing. Paolo Milani, mentre il  ponteggio sarà allestito dalla ditta Edilvalente. Un materassino isolante  proteggerà la zona del sagrato interessata dal peso delle strutture.  L’economo della Diocesi Pietro Bolla ha indicato in  300 mila euro i costi complessivi.  La Cei contribuisce con 170 mila euro, il resto grazie all’intraprendenza dell’architetto Ferrari arriverà dalla  Fondazione (150mila euro in tre anni comprensive del sostegno al Museo). Un sostegno certo verrà dalla la Banca di Piacenza. Altri sponsor: l’assicurazione Cattolica, altre ditte e privati. Il contributo della Fondazione su base triennale (da ripartire tra restauro e Museo del Duomo) ammonta a 150mila euro. Tra le altre spese: circa 30mila euro per l’assunzione del personale di biglietteria e gli accompagnatori: si tratta di 3 giovani neolaureati con buona conoscenza della lingua inglese. 

Ecco l'ascensore sul campanile del Duomo ©Renato Passerini

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