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Cronaca Corso / Via Nova

Assalto alla gioielleria e sparatoria con i carabinieri: un rapinatore patteggia la pena

Rapina alla gioielleria sul Corso. Davanti al gip, un macedone di 29 anni, tuttora in carcere, patteggia 3 anni e quattro mesi di reclusione. Il complice serbo, invece, sarà processato nelle prossime settimane

Ha patteggiato la pena di 3 anni e 4 mesi il macedone arrestato il 17 maggio dai carabinieri dopo aver rapinato la gioielleria Valenza Oro, sul Corso Vittorio Emanuele. L’uomo, Robert Peshev, difeso dall’avvocato Marco Malvicini, ha chiesto al pm Ornella Chicca di patteggiare. Accolto il rito, il giudice per l’udienza preliminare, Stefania Di Renzo, ha emesso la sentenza. Il complice, invece, Iliyav Dorbevic, difeso dall’avvocato Carlo Biella, sarà processato nelle prossime settimane.

Entrambi erano rimasti feriti da un colpo di pistola, mentre fuggivano su uno scooter in via Nova, sparato da un carabinieri a cui avevano puntato un’arma quando se lo erano trovati davanti. L’arma dei due risultò, poi, essere una scacciacani, cioè una pistola a salve. Ma quell’arma, poco prima era servita per minacciare il titolare della gioielleria a cui avevano rubato diversi orologi Rolex e gioielli.

Usciti dalla gioielleria, si erano diretti in via Nova - inseguiti dal gioielliere e dal consigliere regionale Pd Gianluigi Molinari - dove si erano trovati di fronte una pattuglia del carabinieri. Un militare aveva intimato loro di fermarsi, ma uno dei due gli aveva puntato contro la pistola. Il carabiniere aveva allora sparato un colpo solo, che aveva raggiunto i due rapinatori colpendone uno alla gamba e uno alla mano. Dopo l’arresto, i due venivano ricoverati in ospedale e curati per le ferite, che per fortuna non erano risultate gravi.

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