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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

«Bene il nuovo piano di controllo, peccato dire addio al poliziotto di quartiere»

Il sindacato di Polizia Siap commenta il nuovo assetto per la sicurezza a Piacenza approvato in prefettura, ma annuncia la fine del servizio di prossimità della questura

«Speriamo in un progetto che ridia qualità al servizio, che sia davvero coordinato e che soprattutto non crei competizioni di “guerre tra bande” ma crei sinergia e vera collaborazione in quanto, come dissi allora, sono un poliziotto che opera sereno può anticipare le richieste del cittadino. Mi spiace solo che, proprio oggi, mentre nasce il nuovo controllo del territorio, l’ultimo poliziotto di quartiere viene aggregato in altro ufficio sancendo la “morte” del poliziotto di quartiere a Piacenza, che va ad aggiungersi alla chiusura del Posto di Polizia dell’ospedale. Cercheremo, attraverso il dialogo, di poter incidere positivamente con il nuovo questore affinché questi due servizi possano essere riattivati».

«Finalmente è scomparso un piano del controllo del territorio che ha creato sofferenze e lesioni dei diritti dei lavoratori della Polizia di Stato in servizio presso la questura piacentina sin dalla sua nascita quando, pur facendo presente delle condizioni di allora e quello che si prospettava nel “pianeta “ Polizia di stato per il futuro, in barba ai numeri reali e palesi, si creava e si proseguiva in un piano del controllo del territorio che, come avevo previsto, è fallito» Lo afferma in una nota il segretario provinciale del Siap di Piacenza Sandro Chiaravalloti, con riferimento al nuovo piano coordinato di controllo del territorio che di recente è stato approvato in prefettura.

«Del resto, la storia lo dice - prosegue il Siap - le notizie sui giornali erano allora incalzanti come lo sono oggi e ricordo ancora quando i giornalisti facendo il loro mestiere, ovvero quello di riportare i fatti aldilà dei numeri che si davano allora come oggi,  prima, durante la festa della Polizia, furono criticati per aver fatto il loro mestiere in quanto riportavano ciò che accadeva, quando la notizia doveva essere rosa. Ricordo ancora quando gli stessi venivano scacciati in malo modo dalla questura». 

«Un piano del controllo del territorio che ha di fatto annullato specializzazioni acquisite grazie a movimenti interni spensierati e massicci. Ricordo ancora il mio comunicato di allora sui movimenti interni, e pare qualcuno oggi sia d’accordo con me. In sostanza un progetto che tutto faceva, tranne dare serenità ai lavoratori e sicurezza ai cittadini. E potrei scrivere pagine e pagine su quanto è stato negativo questo assurdo progetto e quanto abbia fatto comodo a carriere e non ai cittadini. Di questo, nonostante le controversie sindacali, devo dare atto al questore Germanà che sin da subito aveva dato mandato al Filippo Sordi, allora dirigente dell’Upgsp-Volanti, di redigere un piano del controllo del territorio, scritto anche grazie al contributo dei colleghi, che poi fu presentato in Prefettura ma che è inspiegabilmente arenato e che oggi, per fortuna è risorto».

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