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Processo Boemi: mille euro al Comune, ma non è "un'ammissione di colpa"

Iniziato il processo che vede imputata la comandante della municipale Elsa Boemi: avrebbe utilizzato l'auto di servizio per "viaggi" personali. L'avvocato della Boemi dichiara che: "Il Comune avrà mille euro come risarcimento, ma non è un ammissione di colpa"

Come riporta Cronaca di oggi, 4 febbraio, nei giorni scorsi la comandante dei vigili Elsa Boemi ha offerto al Comune 1000 euro come "risarcimento danni", più del doppio rispetto all'entità del presunto pregiudizio arrecato all'ente che secondo la procura ammonterebbe a 500 euro. A dichiararlo il suo avvocato Paolo Fiori al termine della prima udienza del processo che vede la comandante imputata per peculato: avrebbe usato un'auto in dotazione al comando per "viaggi" personali.

L'avvocato della Boemi però dichiara: "Il risarcimento non equivale all'ammissione di una colpa. Neghiamo ogni responsabilità, per noi l'uso di quell'auto rimane legittimo. Questo gesto è solo una questione di stile, di eleganza della comandante".

LE ACCUSE - E' iniziato quindi il processo che vede imputata Elsa Boemi per peculato. I fatti contestati sono concentrati nel periodo che va dalla metà di dicembre del 2009 al febbraio dell'anno scorso. Lasso di tempo secondo cui la pubblica accusa, la Boemi avrebbe utilizzato in più occasioni una Fiat Stilo bianca in dotazione al parco mezzi dei vigili (unica vettura senza i colori distintivi dell'istituto).

L'UDIENZA - Nel corso dell'udienza sono sfilati diversi testimoni a partire dagli agenti della squadra mobile della polizia che hanno indagato coordinati dal pm Antonio Colonna. "Le indagini sono scattate in seguito a segnalazioni di una persona - spiega il capo dell mobile Stefano Vernelli - e si sono sviluppate attraverso appostamenti e pedinamenti iniziati a febbraio 2010". E continua: "Si è appurato che la comandante aveva usato per viaggi autostradali da Piacenza a Brescia la Stilo del comando".

LE INDAGINI - Le indagini si sono avvalse anche dell'ausilio della società Autostrade in particolare per quanto riguarda i tabulati relativi al telepass e dei riscontri dell'Ufficio economato del Comune per l'ammontare delle presunte spese di viaggio. Da novembre a gennaio la spese carburante sono triplicate: a novembre 107 euro, dicembre 217 e gennaio 318 euro.

L'AUTORIZZAZIONE DI REGGI - Ora la questione fondamentale è capire se la Boemi fosse autorizzata o no ad usare l'auto, e se ciò fosse previsto dal suo contratto. Il sindaco Reggi fornì una risposta scritta agli investigatori in cui dichiara che la comandante avrebbe potuto usare l'auto fino a quando non avesse trovato casa a Piacenza (la Boemi è residente a Brescia).

La prossima udienza è prevista per il 21 aprile quando testimonierà anche il sindaco Roberto Reggi. 

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