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Cronaca

Bormioli, un esempio di creatività italiana nei mercati internazionali

La product manager dell'azienda, Sonia Secchi, è intervenuta ad una delle lezioni proposte nell'ambito del corso di Marketing internazionale del professor Sebastiano Grandi della laurea triennale in Economia aziendale dell'università Cattolica

2500 dipendenti, 7 stabilimenti di cui due all’estero, oltre 600 milioni di fatturato: sono questi alcuni numeri davvero significativi della Bormioli di Fidenza. La product manager Sonia Secchi è intervenuta ad una delle lezioni manageriali proposte nell'ambito del corso di Marketing internazionale del professor Sebastiano Grandi della laurea triennale in Economia aziendale.

La Secchi ha trattato delle strategie di prodotto nei mercati internazionali evidenziando come la Bormioli abbia saputo imporsi, grazie alle sua duttilità produttiva sui mercati, tanto che oggi esporta oltre il 50% del proprio fatturato, pur essendo assolutamente radicata in Italia.

I suoi tableware ovvero le collezioni per la casa e la ristorazione ispirate ai trend del home decoration hanno saputo imporsi per eleganza, ma anche il suo comparto di food & beverage è oggi al servizio delle più importanti aziende del settore alimentare.

Chi prepara marmellate casalinghe utilizza i suoi straordinari vasetti. Ma oggi la Bormioli è pure in grado di fornire una gamma completa di packaging in vetro e plastica di alta qualità per soddisfare le esigenze dell'industria farmaceutica.

«Un’azienda - ha spiegato la Secchi agli studenti- che sa non solo produrre bene ed in qualità, ma sa orientarsi duttilmente ai mercati, condicio sine qua oggi per poter continuare a competere di fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita ed internazionale».

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