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Cronaca

«Ecco come tutelare i vostri animali dai botti della notte di Capodanno»

Ogni anno sul territorio nazionale almeno 5mila animali (di cui 1500 cani e gatti) muoiono nella notte di San Silvestro a causa dei botti. Il veterinario: «Non lasciateli da soli, ma cercate di rassicurarli. Se necessario esistono anche rimedi omeopatici da concordare col vostro veterinario»

Si avvicina la notte di capodanno e tanta gente si prepara a festeggiare, come da tradizione, con i botti di mezzanotte. Molti però non sanno ancora che gli animali, soprattutto quelli domestici, non festeggiano affatto in quel momento. Anzi, ne sono terrorizzati e questo può avere gravi conseguenze sulla loro salute. Ogni anno sul territorio nazionale almeno 5mila animali (di cui 1500 cani e gatti) muoiono nella notte di San Silvestro a causa dei botti (Fonte: Comitato provinciale di tutela e controllo degli animali d'affezione). Ne abbiamo parlato con un medico veterinario, la dottoressa Luana Carini dell’Ospedale Veterinario Farnesiana di via Beati.

Perché gli animali hanno così tanta paura in questi casi? 
«Gli animali - spiega dal dottoressa Carini - interpretano i botti di capodanno come esplosioni improvvise e non sono in grado di discriminare il pericolo reale dalla semplice manifestazione pirotecnica. Quindi lo vivono come un atto violento dal quale fuggire o nascondersi. Sono pochi gli animali che non manifestano paura, ovvero i cani da caccia perché sono abituati agli spari».

«La specie che maggiormente ne risente - sottolinea il medico piacentino - in genere è proprio il cane, compagno fedele di vita dell'uomo, che si sente oltremodo terrorizzato e smarrito, e che spesso reagisce allontanandosi da casa o facendosi del male fino a procurarsi lesioni nel tentativo di fuggire da porte o cancelli. Altre volte trovano spazi angusti in cui rifugiarsi per ore fintanto che non termina l'evento». 

«Accade spesso - prosegue - che si manifestino alterazioni del comportamento, a volte con atteggiamenti di aggressività. Oppure patologie gastroenteriche legate allo stress come vomito o diarrea. Gli animali più sensibili sono proprio quelli più anziani, soprattutto i cardiopatici, in cui un forte spavento o un’emozione può indurre una tachicardia ventricolare, sincopi, shock cardiocircolatori ed edema polmonare, spesso fatali. I gatti fortunatamente, in genere, sono meno emotivi in relazione ai fuochi artificiali, ma questo non significa che anche loro non siano sottoposti ad un forte stress che porta spesso a conseguenze patologiche o all'allontanamento da casa, con maggiore gravità per quei soggetti con alterazioni psicofisiche preesistenti».

Che cosa possono fare i proprietari in questi casi?
«E’ logico - spiega la dottoressa Carini - che il modo migliore per prevenire tutto ciò sarebbe quello di evitare completamente l'utilizzo dei botti, anche se ancora le tradizioni sono radicate nelle persone e rendono tutto più difficile. Esistono alcuni accorgimenti da utilizzare: prima di tutto evitare di lasciare a casa da solo l'animale spaventato, rassicurandolo e accarezzandolo per evitare di farlo sentire solo. Inoltre ci si può avvalere dell'utilizzo di alcune sostanze omeopatiche e non, tali da ridurre ansia e stress, somministrandole un paio di ore prima dell'evento, ma sempre con il supporto veterinario. Alcuni di questi farmaci vanno usati con un dosaggio specifico e possono essere pericolosi se somministrati in modo scorretto. E’ inoltre consigliato fare qualche prova nei giorni che precedono l'evento, in modo da giungere il più preparati possibile».

«Ovviamente - conclude il veterinario - sarebbe meglio non dover ricorrere all'utilizzo di sostanze ansiolitiche, a volte pericolose se non usate correttamente, solo per una tradizione ormai ampiamente superata e sempre più pericolosa sia per i nostri amici a quattro zampe che per le persone, i bambini in particolare. E’ ancora davvero necessario nel 2014 utilizzare questi mezzi di divertimento?».

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