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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Calci e pugni per l'alt sulla strada: due arresti nella notte

Si fermano all'alt dei carabinieri ieri mattina alle 3. Ma appena apprendono la sfilza di infrazioni che hanno commesso, danno in escandescenze. Lei si avventa sui militari, lui fugge. Sono stati arrestati: l'uomo è un pregiudicato e la ragazza, 26 anni, una prostituta. L'accusa è di minaccia a e violenza a pubblico ufficiale

Sono stati arrestati per resistenza, minaccia e violenza a pubblico ufficiale dopo una notte movimentata, un pluripregiudicato siciliano classe 1969 e una prostituta rumena di 26 anni. Tutto è iniziato alle 3 di ieri mattina. L'auto con a bordo i due, una Fiat Punto, procedeva a zig – zag sulla strada. Una pattuglia dell'aliquota radiomobile intima l'alt, l'auto si ferma.

Al test alcolemico risulta che l'uomo ha bevuto troppo: l'etilometro segna più di 1.5 g/l di alcol nel sangue. Per lui denuncia penale per guida in stato di ebbrezza, ritiro della patente e confisca del mezzo. Ma alla notizia, la coppia ha dato in escandescenze.
  I due sono stati arrestati per violenza e minaccia a pubblico ufficiale  

La prima a scagliarsi contro i militari è stata la ragazza: ha detto “lasciate stare il mio padrone, prendetevela con me, sono solo una prostituta. Se gli levate la patente lo rovinate”.  Poi si è scagliata addosso a loro con calci pugni e offese. Non contenta, si è avventata anche contro la macchina di servizio, sfogando la sua rabbia sul finestrino.

A quel punto i due carabinieri hanno chiamato rinforzi: in zona c'era una pattuglia della polizia che ha portato la donna in questura. Sul posto, sono rimasti i militari con il pregiudicato. Quando è stato chiesto al conducente di prendere la borsetta della donna rimasta dentro l'auto, lui ha acceso il motore ed è fuggito via.

In pochi attimi, uno dei due carabinieri, accortosi delle intenzioni dell'uomo, ha cercato di sfilare le chiavi dal quadro, ma un'accelerata glielo ha impedito. Il militare, è rimasto impigliato alla macchina ed è stato trascinato per diversi metri. Ha avuto una prognosi di 10 giorni per lussazione alla spalla destra.
  L'uomo era già pluripregiudicato  

La pattuglia, ha subito diramato le ricerche per rintracciare il mezzo in fuga. Qualche minuto dopo, però,  l'uomo arriva in questura, probabilmente per riprendersi la ragazza, ma anche lì ha trovato i carabinieri. Per nulla intimorito, è entrato negli uffici gridando “ridatemi la mia p...” e lei, appena sentita la sua voce, si è dimenata dalla presa degli agenti, correndogli incontro.

Entrambi sono stati bloccati dai carabinieri, tratti in arresto e portati in caserma. L'accusa di cui dovranno rispondere è resistenza, minaccia e violenza a pubblico ufficiale. Oltre a tutte le infrazioni al Codice della Strada per guida in stato di ebbrezza. Oggi alle 13 si è tenuto il direttissimo per decidere sulla convalida dell'arresto.



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