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"Affaire canile": i volontari replicano ai consiglieri provinciali Galvani, Mazza e ai veterenari

I volontari del canile comunale replicano a due articoli apparsi su Libertà il 30 dicembre scorso. Nel primo i consiglieri provinciali Galvani e Mazza lodavano la struttura mentre il secondo era uno "sfogo" dei veterenari

I volontari del canile comunale replicano a due articoli apparsi su Libertà il 30 dicembre scorso. Nel primo i consiglieri provinciali Buno Galvani e Carlo Mazza lodavano la struttura mentre il secondo era uno "sfogo" dei veterenari.

Continua così l'affaire canile che sulla nostra testata ha avuto inizio con un'intervista in esclusiva rilasciata a ilPiacenza dall'avvocato e rappresentante dell'associazione Arca di Noè, Silvia Felice il 19 gennaio. Nell'intervista l'avvocato replicava a sua volta all'assessore Katia Tarasconi sulle condizioni dei cani e della struttura comunale in via Bubba a Piacenza.

Di seguito riportiamo una lettera aperta che un gruppo di volontari del canile ci ha inviato. Qui si replica a due articoli apparsi sul quotidiano LIbertà il 30 dicembre dai titoli: Galvani e Mazza: la struttura è da promuovere e Lo sfogo dei veterenari.

"Noi volontari, e quindi per definizione mossi solo ed esclusivamente da amore per gli animali e da nessun altro interesse, vorremmo obbiettare riguardo gli articoli pubblicati su Libertà il 30 dicembre 2010, punto per punto. Non per fare polemica sterile, anzi, ma per mettere in luce la realtà."

"LA STRUTTURA E' DA PROMUOVERE" - "Si dice che il canile vanta box puliti e dignitosi. Siamo d'accordo, ma la pulizia non è l'unico criterio per stabilire il benessere animale. Anche perché, bagnare con la canna un box di un cane a gennaio, può compromettere la sua salute. Poi auspicano di estendere visite nel pomeriggio. Magari, peccato che nel pomeriggio non ci sia personale di sorveglianza nemmeno per i cani, figuriamoci a disposizione del pubblico".

"Vantano box  riscaldati. Vorremo ricordare che quelle lampade sono state in primis una richiesta dell'Arca di Noè e, se non si fosse battuta questa associazione, non sarebbero state installate. Si coglie comunque l'occasione per ringraziare chiunque si adoperi per la raccolta fondi per la donazione delle utilissime lampade riscaldanti e delle cucce coibentate".  

LO SFOGO DEI VETERENARI - I veterenari dicono: "Il canile non è un lager". "Possiamo garantirvi che l'Arca di Noè questo Non l'ha mai detto e tanto meno pensato. Parlano di accuse e addebiti verso i veterinari da parte dei volontari. E' importante sottolineare che, nei precedenti articoli, non si è mai screditato o infamato nessuno, si sono solo neutralmente presentati i problemi con l'esclusivo intento di migliorare. Menzionano il Nucleo Antisofisticazione (Nas) che ha riscontrato lo stato di salute dei cani. Non si è notato il dimagrimento di tanti nel periodo invernale? Per la maggior parte dei cani basterebbero due pasti al giorno per compensare alla dispersione di energie per sopperire al freddo. E i denti deteriorati? E i reumatismi dovuti al continuo macerare delle zampe nell'acqua? E i problemi intestinali causati dall'acqua destinata ad abbeverarli che,quando si scende sotto allo zero, ghiaccia nei secchi?".

"Si dice che oggi il canile è migliorato. Fortunatamente è vero, ma non per questo ci si deve basare su quanto peggio fosse prima, bisognerebbe invece vedere che ce ne sono tanti migliori (per esempio Fiorenzuola, Casalpusterlengo, Milano etc). Vantano la presenza  di alloggi con gabbia e cuccia. Se ci sono le cucce è merito dei volontari, che hanno lottato per chiederle (e alcune comprarle), altrimenti i cani alloggerebbero solo su miseri bancali".

"Oltretutto sono i volontari che ogni autunno montano i tetti alle cucce componibili, non gli operatori. Se non ci fosse questo intervento le cucce sarebbero scoperchiate e quindi inutili. Le cucce quindi (oltretutto in plastica e non coibentate) non erano concepite nella dotazione basic di ciascun cane. Ora ci sono, è vero, ma non grazie agli addetti ai lavori".

"Sfoggiano una media di 150 adozioni l'anno. Bisogna ammettere con onestà che l'incremento delle adozioni c'è stato grazie ai volontari del canile, dell'Arca di Noè e alla pagina di facebook Adozioni Piacenza. Purtroppo, da diverse segnalazioni dei cittadini, è pervenuto che il personale del canile spesso risulta da deterrente per le adozioni. I volontari stessi (tutto documentabile) si sono trovati a rispondere a mail di persone che riportavano comportamenti strani da parte degli operatori/veterinari: la loro richiesta corrispondeva ad un cane giovane? Si sono sentiti rispondere che c'erano solo cagnolini vecchiotti. Desideravano un cane anziano? Sembrava che fossero tutti in punto di morte. Qualcuno è dovuto tornare tre volte prima di ricevere le giuste attenzioni, altri hanno avuto informazioni fuorvianti. Insomma, diciamo che il loro atteggiamento non incentiva di certo le adozioni, tutt'altro. Non pensate che queste siano accuse, solo ci domandiamo "Perché?".

"Dicono di rimuovere tumori cutanei. E' vero, ma spesso accade sotto segnalazioni dei volontari. Sostengono che i decessi per freddo non sono mai avvenuti. Perfetto, il freddo non è la causa primaria dai certificati di morte, ma è una grandissima aggravante per i cani già compromessi (per vecchiaia e malattia). Se i cani non sentissero freddo non ci sarebbe un'incidenza delle morti, seppur "fisiologiche", nel periodo invernale; inoltre le cicatrici delle operazioni, anche in questo periodo dell'anno, si rimarginerebbero piu' facilmente"

"Ci troviamo costretti a ricordare il decesso del cane corso femmina di soli due anni, quindi giovane e sana, morta per aver mangiato un salamotto di carne congelato (questo è stato il risultato dell'autopsia). A tal proposito auspiachiamo alla conservazione del cibo destinato ai cani in un ambiente quanto piu' protetto possibile dal freddo, per evitare altri casi analoghi".

"Non pretendiamo affatto che il canile diventi una pensione a cinque stelle, come a volte  viene banalmente attribuito ai volontari, siamo altresì obiettivi e non fanatici nel prefiggerci soltanto degli obiettivi raggiungibilissimi per il benessere animale. Basterebbero solo intendimenti comuni e soprattutto collaborazione. Ci affidiamo speranzosi anche alle donazioni affinché cucce coibentate e lampade riscaldanti possano essere a disposizione di ciascun cane".

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