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Canile, Arca di Noè al Comune: "Di quale trasparenza parla Tarasconi?"

L'associazione Arca di Noè replica in esclusiva su "il Piacenza" all'assessore Tarasconi: "Il canile si presenta bene ma i box dei cani, in inverno, sono celle frigorifere e quando vengono lavate i cani rimangono bagnati tutto il giorno". Sui fondi a Iren: "Come sono stati usati i 170mila euro?"

L'associazione animalista Arca di Noè replica con un'intervista a il Piacenza.it alle dichiarazioni dell’assessore Katia Tarasconi sulle condizioni del canile comunale rilasciate il 15 gennaio 2011.

"LE CONDIZIONI REALI" - La legale e presidente dell'associazione Silvia Felice: "Premetto che le segnalazioni e le denunce indirizzate al Comune dai volontari dell’associazione sono state e sono tuttora rivolte ad ottenere una gestione del canile che non sia attenta solo all’apparenza, ma anche alla salute ed alla sopravvivenza dei cani ivi ricoverati".

E continua: "Il canile si presenta strutturalmente bene, in quanto è sicuramente pulito ed ordinato, ma i box in lamiera di zinco si trasformano d’inverno in vere e proprie celle frigorifere con temperature che scendono diversi gradi sotto lo zero. Ciò comporta una forte sofferenza dei cani, soprattutto quelli anziani e malati che, talvolta, addirittura arrivano al decesso. Nei giorni scorsi abbiamo registrato il primo ricovero per assideramento. Si tratta di un segugino a pelo raso che, sebbene di soli tre anni, è stato salvato in extremis e che, ora, è in convalescenza. Purtroppo il rischio che tali eventi si ripetano è concreto ed attuale, anche per la mancata adozione, da parte dei responsabili della struttura, di efficaci misure preventive come quelle suggerite dall’Arca di Noè".

Continuando afferma: "Nessun bancale è stato, infatti,  posizionato sotto le cucce per isolarle dal pavimento gelido, nessuna cuccia coibentata è stata acquistata in sostituzione di quelle in dotazione ormai rovinate e di pessimo materiale. Di certo sono insufficienti i 10 box riscaldati con “termo ad infrarossi” acquistati ed installati, lo scorso anno, dall’associazione Arca di Noè, così come insufficienti sono le  cinque cucce coibentate donate dai cittadini sensibili al problema".

LE SOFFERENZE DEI CANI - L'avvocato Felice dichiara: "La sofferenza dei cani è acuita durante le operazioni di pulizia dei box, che vengono letteralmente allagati con l’uso diretto della canna dell’acqua. Il pelo rimane inzuppato durante tutto l’arco della giornata ed i polpastrelli di molti soggetti si screpolano e sanguinano, senza contare i conseguenti dolori reumatici. Anche l’alimentazione non appare adeguata per il maggior apporto energetico necessario nella stagione invernale".

LE SCHEDE SANITARIE - Infine, denuncia: "Manca trasparenza con riguardo alle condizioni di salute dei cani. Le schede sanitarie non sono accessibili e rimangono prive di riscontro le richieste sulle diagnosi formulate. Cito il caso di Laika, morta il 5 dicembre 2010 dopo circa 40 giorni di ricovero in clinica. A distanza di oltre un mese non abbiamo ancora ricevuto notizie sulla natura della patologia né sulla causa della morte. Quello che sappiamo è che è stata vietata la possibilità di adozione da parte di volontari che se ne sarebbero presi cura dandole calore umano ed affetto. Laika è stata praticamente “sequestrata” dai responsabili sanitari del canile, i quali, per tutto il tempo del ricovero, hanno negato ai volontari di poterla  anche solo vedere per pochi minuti". 

"Ma di quale trasparenza parla, quindi, l’assessore Tarasconi? A fronte di tanta chiusura riteniamo necessario, come associazione di volontari, poterci avvalere della consulenza di veterinari di fiducia al fine di fornire, a nostre spese, trattamenti ed esami clinici non eseguiti, perché considerati troppo costosi".

I FONDI - E conclude: "Riteniamo, inoltre, necessario che i fondi corrisposti dal Comune ad Iren per la gestione del canile vengano integralmente utilizzati a beneficio dei cani, fornendo a ciascuno di essi un giaciglio caldo e confortevole. In realtà ad oggi, nonostante le richieste indirizzate all’assessore Tarasconi, non è dato sapere che impiego abbiano avuto i 170 mila euro di disavanzo dai costi di gestione del canile per l’anno 2010. Con la petizione popolare promossa ci proponiamo di indirizzare le risorse esistenti verso una ristrutturazione del canile in chiave moderna e civile, con un adeguato impianto di riscaldamento che, garantendo nel periodo invernale temperature non inferiori ai 10 gradi centigradi, preservi fattivamente la salute e la sopravvivenza dei nostri amici cani".

Di seguito il cartellone che l'associazione Arca di Noè ha provveduto ad affiggere in varie zone della città di Piacenza.

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