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Cronaca Caorso / Via Roma

Caorso: non gli prepara le pizze in tempo e lui lo prende a calci e pugni

Non gli ha preparato le pizze in tempo e quando lo ha incontrato, in un bar a Caorso, lo ha preso a calci. Un 43enne di origini campane è stato quindi condannato dal giudice Gianandrea Bussi a sei mesi di reclusione, pena sospesa

Non gli ha preparato le pizze in tempo e quando lo ha incontrato, in un bar a Caorso, lo ha preso a calci. Una scena che era stata ripresa dalle telecamere del locale. Un 43enne di origini campane è stato condannato dal giudice Gianandrea Bussi, oggi 16 luglio, a sei mesi di reclusione, pena sospesa.

L’uomo era accusato di minaccia aggravata e lesioni. Il pubblico ministero Arturo Iacovacci aveva chiesto 10 mesi, perché nella denuncia si era parlato anche di una pistola. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Lorenza Dordoni, ha sostenuto in aula che l’arma non è mai stata trovata, né viene mostrata nel video riprese dalle telecamere a circuito chiuso. In questo modo, è caduta l’aggravante della minaccia.

La vicenda era avvenuta nel 2011. I due si erano incontrati per caso nel bar, a Caorso. Un breve battibecco e l’accusa al pizzaiolo di 35 anni, da parte del 43enne, di non avergli fatto trovare pronte le pizze che aveva ordinato. In breve si passa alle vie di fatto e il pizzaiolo ha la peggio, colpito da ginocchiate e calci. Recatosi al pronto soccorso, la vittima aveva riportato una prognosi di 7 giorni. In seguito, si era fatto visitare di nuovo perché accusava dolori al volto. E i certificati medici sono tutti stati allegati alla denuncia. In aula è emerso che la pizza in ritardo non sarebbe l’unica causa del pestaggio, perché fra i due esistevano vecchi rancori e conti in sospeso.

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