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Cronaca

Carabiniere picchiato, il ministro Minniti: «A Piacenza branco selvaggio»

Il ministro dell'Interno Marco Minniti a Bologna per incontrare i cinque carabinieri del Battaglione rimasti feriti sabato durante il corteo contro Casa Pound in centro: «Non avremo tregua finché non avremo individuato i responsabili»

Il ministro dell'Interno Marco Minniti a Bologna per incontrare i cinque carabinieri rimasti feriti sabato 10 febbraio durante il corteo contro l'apertura di Casa Pound, organizzato dal collettivo ControTendenza con la partecipazione di militanti della sinistra antagonista provenienti da diverse città del Nord Italia, e da una folta rappresentanza di appartenenti al sindacato SiCobas. "Ho fatto semplicemente il mio dovere, e ho voluto trasmettere il messaggio che lo Stato è molto vicino alle forze di Polizia", ha dichiarato.  Insieme al capo della Polizia Franco Gabrielli, si è intrattenuto con i militari del V Reggimento Emilia-Romagna, uno dei quali ha subito una frattura a una spalla: "Grazie al sacrificio di queste donne e uomini possiamo dire che ci sono le condizioni per garantire a tutti di manifestare liberamente, sapendo che c'è un limite invalicabile: quello della violenza". Infatti, sottolinea "i principi della Costituzione e i valori della democrazia non hanno nulla a che vedere con quella violenza da branco selvaggio che si è manifestata a Piacenza, e questo deve essere molto chiaro". Il carabiniere aggredito da un gruppo di persone che manifestavano contro l'apertura di una sede di Casapound, si riprenderà completamente, ma "non riduce né la preoccupazione, né il giudizio negativo su quanto è avvenuto, anche se - conclude il ministro - posso dire che vederlo in piedi ha fatto tirare un sospiro di sollievo a me e a tutti gli italiani che guardano ai carabinieri con rispetto, ammirazione e stima" e aggiunge "non avremo tregua finché non avremo individuato i responsabili di quello che è successo, per cui solitamente si va in galera". (Dire)

Anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha sentito oggi al telefono il brigadiere capo dei Carabinieri rimasto ferito sabato scorso a Piacenza dopo essere stato isolato e duramente aggredito da un nutrito gruppo di manifestanti. Il presidente ha espresso la sua solidarietà personale e quella dell'intera Giunta regionale al carabiniere, rimasto vittima di un episodio grave, da condannare senza alcun distinguo. Ha ringraziato il brigadiere capo, impegnato nel suo lavoro insieme ad altri colleghi, quattro dei quali rimasti ugualmente feriti, seppur in modo meno grave, e si è sincerato delle sue condizioni facendogli gli auguri in vista dell'intervento chirurgico previsto per domani. Quanto successo è inaccettabile, ha concluso il presidente della Regione, il legittimo esercizio del diritto di manifestare le proprie idee non può mai travalicare il rispetto delle leggi né basarsi sulla prevaricazione e la violenza, tanto più quando diretta contro la singola persona ormai inerme che svolge, per conto dello Stato, il proprio lavoro al servizio dell’intera comunità.

Corteo anti-Casapound, scontri in centro ©Emanuela Gatti/ilPiacenza

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