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Cronaca Bettola / Via Roma

Casa della Salute di Bettola, da luglio operativa la chemioterapia

Il sindaco Busca: «Raggiunto l'obiettivo più importante del mio mandato». Baldino (direttore Ausl): «Il 50% delle cronicità non vengono curate bene: la struttura intercetterà queste persone»

Un centinaio di pazienti dell’Alta Valnure potranno effettuare dal prossimo luglio le cure chemioterapiche nella Casa della Salute di Bettola, la struttura di via De Amicis, evitando così periodici spostamenti in città o in altre sedi. L’importante novità è stata presentata dal sindaco di Bettola Sandro Busca e dal direttore generale dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino durante l’inaugurazione della struttura, da ora ufficialmente diventata Casa della Salute, avvenuta nella mattinata del 20 maggio. Presenti anche il presidente della conferenza socio sanitaria Giovanni Compiani (sindaco di Fiorenzuola), l’onorevole Marco Bergonzi, il consigliere regionale Gianluigi  Molinari, i sindaci Giovanni Malchiodi (Ferriere), Sergio Copelli (Pontedellolio), Gianni Zanrei (Carpaneto). Assente l’assessore regionale alla sanità Sergio Venturi, bloccato da un impegno di giunta. Venturi è stato sostituito da Antonio Brambilla, responsabile dei servizi territoriali dell’Emilia-Romagna. Casa della saluta bettola-2


«Ora possiamo dirlo – ha esordito il sindaco Busca -: l’ex poliambulatorio si è trasformato in Casa della Salute.  Per la nostra giunta questo era l’obiettivo più importante per il nostro programma di mandato. Quando in mezzo alla crisi si riesce a potenziare e dare servizi per soddisfare i bisogni primari della popolazione, si è fatto molto. Oggi dimentico le tante superficialità e strumentalizzazioni dette negli ultimi anni sul tema. Abbiamo iniziato a sviluppare una forte azione di stimolo di tutti gli attori, si è lavorato bene con l’Ausl e abbiamo portato le migliori risposte per i nostri malati vicino a casa. L’obiettivo non era scontato, fortunatamente c’è una visione lungimirante della Regione sul tema della sanità.  Ci sono ancora resistenze ma dovevamo riequilibrare i servizi. La struttura servirà per fare prevenzione delle cronicità della popolazione, dando qualità, tempestività e domiciliarità: ecco le parole chiave di questa struttura. Con la casa della salute prende forma un sistema integrato di servizi per il paziente. È il sistema che deve ruotare intorno al malato, non viceversa. Non possiamo far staccare dal territorio i nostri professionisti. La Casa della salute sarà una ottima risposta. Gli impegni presi sono stati rispettati,  ringrazio l’Ausl anche a nome degli altri comuni dell’Alta Valnure. È per tutti una sfida di significato. Tutti devono impegnarsi per la tutela della salute».  DSC_0134

«La struttura di Bettola esisteva già – ha rilevato la dottoressa Anna Maria Andena dell’Ordine dei Medici -, è un guscio che ha ospitato nel tempo diverse funzioni. Qua ora si vogliono intercettare i pazienti con patologie croniche per gestirli mantenendoli per più tempo possibile vicino al proprio domicilio. Il medico di base è il primo che intercetta questo bisogno nelle persone. I medici coinvolti nella gestione vedranno una realizzazione professionale nel partecipare alla gestione di questa attività che è un nuovo modo di fare medicina». 

«Non stiamo inaugurando dei muri – ha esordito il direttore dell’Ausl Luca Baldino -, ma l’avvio di un nuovo modo di pensare la sanità del territorio. Stiamo ripensando alla sanità piacentina in questi mesi perché il contesto è cambiato rispetto a 15 anni fa. La novità più grossa è legata all’invecchiamento della popolazione. Aumenta la cronicità perché aumenta la vita media della gente, fortunatamente. Un quarto della popolazione anziana ha forme di cronicità e sono numeri di forte impatto. Abbiamo scoperto che il 50% di questi non si cura bene, non fa gli esami e non prende le medicine giuste. Prima o poi questi pazienti arrivano da noi negli ospedali, ma con problemi più seri. Questo è il tema dei prossimi anni: visto che non ci sono molte risorse, dobbiamo aggredire prima i problemi, altrimenti fra dieci anni non c'è la faremo e la curva dell’invecchiamento scenderà per la prima volta dopo 100 anni. Questo non è un ospedale di serie B o un piccolo ospedale, come ha pensato qualcuno. Stiamo facendo una profonda riflessione sui contenuti di queste strutture nel Piacentino: questa è la prima in cui apriamo l’ambulatorio infermieristico. Faremo anche la chemioterapia a luglio, in modo da avvicinarci noi ai pazienti. Gli infermieri della struttura convinceranno i malati cronici a iniziare percorsi qua».

«Con questa – ha concluso Antonio Brambilla – siamo a quota 81 Case della Salute in tutta la regione: è ovviamente un record nazionale. La Regione vuole proseguire questo percorso: sono già stati investiti 130 milioni di euro, a oggi, solo per ristrutturare i locali. A breve una delibera di giunta delibererà il rapporto tra professionisti e Case della Salute. La chemioterapia qua dentro è un grande risultato».

LE CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA

La Casa della Salute garantisce ai cittadini una struttura territoriale alla quale possono rivolgersi in ogni momento della giornata.  Rappresenta una risposta concreta e adeguata ai bisogni di salute e assistenza che non richiedano il ricorso all'ospedale e risponde all’esigenza di avere i servizi di cure primarie in un’unica sede vicina al proprio luogo di residenza. Nella Casa della Salute il lavoro di equipe fra i diversi operatori sanita rappresenta una componente fondamentale della qualità, dell’efficacia e della continuità delle cure. L’offerta specialistica della Casa della Salute di Bettola è già oggi particolarmente ampia e si andrà ulteriormente potenziando. Attualmente si svolgono prestazioni di Diabetologia, Ortopedia, Dermatologia, Neurologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Odontoiatria, Cardiologia, Fisiatria, Geriatria, Consultorio disturbi cognitivi, Chirurgia, Logopedia, Neuropsichiatria, Psicologia di base, Salute mentale, Ostetricia e Ginecologia. Sono inoltre effettuati in questa sede i prelievi ematici ed ecografie con ecocolordoppler, servizi veterinari, vaccinazioni adulti e certificazioni medico legali, nonché fornitura ausili per incontinenti.  Due saranno le direttrici di sviluppo future. L’Azienda sta lavorando per attivare un ambulatorio nel quale poter eseguire trattamenti chemioterapici, attraverso la presenza di specialisti oncologici, nella logica di avvicinare sempre di più i servizi ai pazienti.  Nell’ambito dei percorsi della cronicità, si prevede invece uno sviluppo dei servizi secondo il modello della medicina d’iniziativa. In particolare, sono alla studio interventi coordinati con i medici di famiglia per svolgere nell’alta Valnure, tra Ponte dell’Olio e Ferriere, attività di monitoraggio per i pazienti diabetici, affetti da broncopneumopatiacronicostruttiva (BPCO) e per il controllo della terapia anticoagulante orale (TAO).

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