Casini per i 10 anni di Palazzo Galli: «Oggi la politica è vista come fonte di guadagno»
Il 4 dicembre 2004 venne inaugurato dalla Banca di Piacenza Palazzo Galli in via Mazzini. A distanza di dieci anni ha fatto visita uno dei protagonisti di allora: l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini
Pier Ferdinando Casini, attualmente Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato, è ritornato a Piacenza a Palazzo Galli, che lui stesso aveva inaugurato nel 2004, quando era presidente della Camera dei deputati. L’occasione aveva coinciso con l’inaugurazione della mostra dedicata dalla Banca di Piacenza a Gaspare Landi, il grande pittore piacentino tra le massime espressioni del neoclassicismo. L’evento curato da Vittorio Sgarbi e dal professor Ferdinando Arisi aveva acceso i riflettori della cultura sulla nostra città e, dopo il notevole successo di critica e di pubblico, la mostra era stata richiesta e trasferita a Roma per un’esposizione nel palazzo del Senato.
Ricevuto dal presidente della Banca di Piacenza, ingegner Luciano Gobbi e dal presidente emerito avvocato Sforza Fogliani, l’onorevole Casini si concede alle domande dei numerosi giornalisti. Sul tema della moralità: «Quando ho cominciato a fare politica ero mosso da una grande passione. Oggi si vede la politica come una fonte di guadagno. Il risultato è che va a votare il 35% degli aventi diritto in una regione come l’Emilia Romagna dove la partecipazione è sempre stata molto alta. Passando al tema della crisi economica ha criticato la politica rigorosa europea e citando ad esempio la risposta più dinamica statunitense. L’Europa - ribadirà poi nel corso del suo applaudito intervento alla platea che gremisce “la Sala dei depositanti” – costituiva il 50% del Pil mondiale, oggi è solo al 20%. Abbiamo creato un livello di benessere che non riusciamo a garantire e non convince la ricetta ad uscire dall’Europa, ma occorre una soluzione è opposta alla politica di rigore. La ricetta che propone l’uscita dall’euro non è efficace, il problema è che in Europa abbiamo moneta unica ma non abbiamo unificato le economie. E ora, la risposta alla crisi non può essere solo rigore. Richiama quindi la necessità di guardare al nostro Mediterraneo dove incombe reale la minaccia del Califfato. «La pace si costruisce anche difendendosi, se siamo disarmati la pace non l’avremo mai». Ha citato poi la situazione dei Balcani dove dopo i “dolorosi bombardamenti” la situazione si è normalizzata e gli stati un tempo ostile oggi sono pronti ad entrare a far pare dell’Unione Europea. Sulla cultura: l’Italia non può diventare un paese di degrado con le città d’arte che vanno a pezzi, abbiamo necessità di essere attenti alla economia e alla cultura, come è nello stile di questa banca.
L’architetto Carlo Ponzini ha quindi ripercorso la storia del Palazzo e del recupero funzionale commissionando un ripristino con tecniche e apparecchiature d’avanguardia che a distanza di dieci anni conservano intatta la loro modernità funzionale e con una particolare attenzione tesa a valorizzare il notevole patrimonio artistico racchiuso nel palazzo, tema questo poi approfondito dal professor Maliverni.
