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Cronaca Lugagnano Val D'Arda

Accusato di aver provato a uccidere l'ex, niente domiciliari e rimane in carcere

Il gip Stefania Di Rienzo, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dal difensore del giovane accusato di tentato omicidio verso la sua ex. Dovrà anche rispondere di sequestro di persona e stalking. Il fatto era accaduto il 24 luglio a Lugagnano

Rimane in carcere con l'accusa di tentato omicidio il 30enne che il 24 luglio ha sequestrato, picchiato e cercato di strangolare la sua ex ragazza, una 29enne, durante un viaggio in auto da Fiorenzuola a Lugagnano. Il gip Stefania Di Rienzo, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha infatti respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dal difensore del giovane, l’avvocato Francesco Monica. Una decisione a cui illegale si opporrà, tanto che sta valutando il ricorso al Tribunale della libertà, a Bologna. Il 30enne agricoltore, durante l’interrogatorio, aveva risposto a tutte le domande del giudice per le indagini preliminari negando di aver voluto uccidere la sua ex, né tantomeno di averla sequestrata perché lei aveva accettato il passaggio in auto per un incontro chiarificatore.

A chiedere l’arresto e il carcere, era stato il pm Matteo Centini, misura poi eseguita dai carabinieri di Lugagnano il 29 luglio. Il 30enne era stato denunciato per lesioni, minacce, stalking e sequestro di persona. La donna è assistita dall’avvocato Mara Tutone. I due erano stati fidanzati poi lei lo aveva lasciato ma lui non si era mai rassegnato alla fine della relazione tanto che il il 24 luglio l'aveva contattata per un ultimo appuntamento. La ragazza era salita sull'auto dell'ex a Fiorenzuola ed erano partiti alla volta di Lugagnano. Nel tragitto le violenze dopo l'ennesimo litigio. L'uomo le aveva sferrato diversi pugni con una mano, mentre con l'altra teneva il volante. La giovane aveva cercato più volte di uscire dall'abitacolo ma non ce l'aveva fatta: lui la prendeva per il collo e, sempre secondo la denuncia, la strattonava violentemente, come per strangolarla. Un viaggio da incubo fino a quando verso le 23 a Lugagnano, in piazza, la 29enne era riuscita a buttarsi dall'auto e a salvarsi dalla furia del suo ex compagno, davanti a diversi testimoni. La donna era rimasta ferita e, dopo la visita al pronto soccorso, aveva riportato 20 giorni di prognosi.

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