Chiamati per una banale lite scoprono chili di alimenti scaduti in un market etnico

Chiamati per una banale lite scoprono chili di alimenti scaduti. È successo nella mattinata del 19 giugno in città. Una volante della polizia è intervenuta per un diverbio tra un tunisino e un cinese. Quest'ultimo si era innervosito perché gli aveva parcheggiato l'auto davanti alla vetrina del negozio. All'arrivo del 113 gli animi si erano già calmati ma gli agenti una volta dentro al negozio etnico per parlare con il cinese hanno visto qualcosa che non andava. Sugli scaffali c'erano prodotti scaduti e senza etichetta. Come è prassi in questi casi è stata chiamata la municipale e i veterinari dell'Ausl che hanno esteso i controlli a tutto il negozio.

Hanno trovato, e sequestrato, 51 sacchetti verdura mista, 4 sacchetti di alimenti vari, un vaso di soia, e 23 sacchetti di cibo cinese. Tutti senza etichettatura e privi della tracciatura obbligatoria. I veterinari dell'Ausl si sono concentrati sulle carni macellate e sul pesce riscontrando anomalie e scarsità di igiene. Quello di ieri mattina è il quarto sequestro che le forze dell'ordine fanno in questo esercizio. Addirittura nelle celle freezer gli agenti hanno trovato ancora gli alimenti di un precedente sequestro.

Tutta la merce irregolare è stata sequestrata e verrà sottoposta ad ulteriori accertamenti, la municipale ha elevato sanzioni per circa 5mila euro, mentre sono ancora in corso le analisi delle carni da parte dell'Ausl. Nei prossimi giorni, fanno sapere gli investigatori, verranno resi noti ulteriori dettagli dell'operazione. Infine in un locale adiacente al negozio gli inquirenti hanno scoperto un vero e proprio dormitorio con parecchi materassai e coperte a terra. Ulteriori sviluppi verranno resi noti nei prossimi giorni.