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Cronaca

Chiaravalloti (Siap): «Disinformazione che alimenta uno stato di tensione»

Sugli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine davanti ai cancelli dell'Ikea interviene, con una nota, il segretario regionale del Siap (uno dei sindacati di polizia), Sandro Chiaravalloti.

«Da sindacalisti di Polizia sappiamo quanto possa essere dura, persino per le storie personali e per le carriere, la lotta per i diritti e libertà dei lavoratori. Ma sappiamo che a questa lotta c’è un limite invalicabile:  quello del rispetto, che la Costituzione ci impone, delle libertà e dei diritti altrui; specie quando questi altri non sono tanto l’impresa e il datore di lavoro ma il vulnus riguarda altri lavoratori che intendono muoversi, spostarsi, recarsi, come fanno ogni giorno, nel luogo in cui lavorano, ad effettuare le loro mansioni, magari pure essendo felici di farlo».

«Da settimane a Ikea questo non è successo; ma fatta questa doverosa premessa occorre ripristinare un minimo di verità perlomeno delle ultime 72 ore. Le forze di polizia chiamate a garantire un diritto ad astenersi dal lavoro che non annichilisca però le altre libertà, gli altrui diritti hanno agito cum granum salis: hanno dato spazio al dialogo politico ed istituzionale, dilazionando nel tempo interventi e consentendo, oggi, al Sindaco di Piacenza di ottenere un incontro tra rappresentanti delle cooperative e quelli dei sindacati dei lavoratori a cui non è seguita una disponibilità, quale segno di attenzione e fiducia, a rimuovere perlomeno temporaneamente il blocco presso i cancelli Ikea».

«Le forze di polizia, preannunciando sempre prima le intenzioni, (lo sappiamo da molti nostri associati che erano presenti), declinando sempre prima gli ordini di rimozione del blocco, fallito il dialogo, hanno agito usando la forza con proporzionalità e progressività e contenendola allo stretto necessario per vincere le resistenze passive e talvolta pure attive. Il fatto però incredibile è però che la mistificazione di quello che è successo  in questi giorni, compreso stamattina, all’IKEA, di come viene falsamente rappresentato e raccontato. Non sappiamo a quale livello sia il cortocircuito informativo, se a livello di fonte o di giornalista, ma due episodi basteranno:  è davvero scandaloso che non si provveda a verificare una notizia falsa come quella che l’altro ieri, concorrendo ad alimentare un clima di tensione, che accreditava esservi un facchino in gravi condizioni, addirittura in ricoverato in terapia intensiva, dopo gli interventi delle forze di polizia».

«Oggi sembra che stia accadendo di nuovo questa, non si sa quanto interessata, mistificazione. Tutti i presenti, facchini, camionisti, forze di polizia, giornalisti, sanno che un facchino - nel corso di un tentativo di rimozione di un blocco, con un’azione prudente uno ad uno – non è caduto sul fuoco a seguito della carica ma, per ben due volte ci si è volontariamente sdraiato ed è stato tempestivamente soccorso dai suoi colleghi e dalle forze di polizia stesse. Le forze di polizia del 2012 sanno come operare, sanno distinguere i beni in gioco e non esitano a soccorrere chi, magari l’attimo prima, ci aveva insultato e dato qualche spintone. Una vita  vale molto di più 6 o 7 giorni di prognosi.  Lo sappiamo come poliziotti, sindacalisti ed essere umani. Ci chiediamo però:  a chi giova, con una scientifica disinformazione, alimentare questo stato di tensione, questo gettare inutili sospetti e discredito sull’operato delle forze di polizia ? Alla causa dei lavoratori non si crede davvero».

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