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Cronaca

Collegio Morigi: già operativi Infermieristica e Fisioterapia, ma si pensa alla Facoltà di Medicina

Il rettore dell'Università di Parma Borghi, alla presentazione dei locali ristrutturati del Collegio Morigi che da Pasqua ospiteranno i corsi di laurea di Infermieristica e Fisioterapia, rilancia l'ipotesi di una facoltà di Medicina "Parma e Piacenza"

Sono già operativi i corsi di laurea di Fisioterapia e Infermieristica dell’Università di Parma al Collegio Morigi. Gli studenti stanno incominciando ad arrivare, alcuni esami si sono già svolti e dopo le vacanze di Pasqua le attività saranno definitivamente funzionanti. I locali – già sede del Museo di storia naturale – ora ospiteranno tre classi di Fisioterapia (60 studenti, 20 per ogni anno di corso) e tre classi di Infermieristica, che deve far fronte alla presenza di 240 studenti. L’Università si distribuirà su mille metri quadrati al priamo piano del cinquecentesco Palazzo Scotti da Fombio. I lavori di restauro – a carico dell’Asp “Morigi- De Cesaris” e progettati dall’architetto Elena Braghieri –, quantificati in 487mila euro, sono stati eseguiti dalla ditta Ceap, poi trasformatasi in “Muratori Emiliani”. L’Asp ha ipotecato alcuni immobili per coprire l’investimento.

«È un momento importante – ha esordito il vicesindaco Francesco Timpano -, questo passaggio era uno degli obiettivi che ci siamo dati tempo fa insieme all’Università di Parma e alla nostra Ausl. I due corsi di laurea sono rilevanti per la nostra città. La possibilità di far venire i corsi coincideva con la volontà di ristrutturazione delle sale del piano nobile. Ciò ha indotto l’allora cda dell’Asp a dar vita a questo cantiere delicato. Sono stati adattati spazi del genere – storici - per scopi didattici particolari. I corsi possono interagire maggiormente rispetto alla collocazione precedente con la struttura ospedaliera. Esiste una convenzione per aiutare gli studenti: potranno usufruire dei posti  letto, biblioteche e spazi di studio – alcuni già disponibili, altri verranno approntati –, c’è un servizio di ristorazione, questa struttura può diventare un luogo interessante». Timpano ha informato che le prime attività sono già attive e gli studenti stanno incominciando ad usufruire degli spazi. Vi sarà un’inaugurazione ufficiale il 12 maggio, momento in cui il Morigi si aprirà alla cittadinanza.

«La nuova sede – è il parere del sindaco Paolo Dosi - costituisce un passo in più verso una considerazione più attenta del sistema universitario piacentino. A mio giudizio infatti non c’è ancora una sufficiente considerazione di Piacenza come “città universitaria”. Non solo sono aumentate le presenze di studenti in città, ma anche i servizi messi a disposizione, anche grazie a queste azioni di recupero. Ringrazio il rettore Borghi, Parma ha dimostrato un’azione non scontata: sono passaggi importanti che vorrei che fossero compresi dalla comunità. Stiamo investendo anche nel San Vincenzo, ci sono possibilità di sviluppo, stiamo andando in controtendenza rispetto ai segnali nazionali».

Mentre gli amministratori hanno ricordato quanto è stato fatto, c’è chi ha rilanciato verso un allargamento importante della proposta.  «È una bella giornata per l’università di Parma – ha detto nel suo lungo intervento il rettore di Parma Loris Borghi – e un evento importante per tutti. Non è stato un percorso facile, penso proprio – si è rivolto agli altri relatori - che avete abbiate speso una bella cifra per sistemare un’opera del genere. Il Guglielmo da Saliceto faceva già parte delle strutture formative della nostra università. Non potevamo immaginare un vero e proprio “ateneo di Parma e Piacenza”, visto che in questa città ce ne sono altri. Però stiamo pensando a una facoltà che collegasse le due città. Parma ha 18 dipartimenti, 4 riguardano aree sanitarie e costituiscono la facoltà. Potremmo pensare a realizzare una facoltà di medicina e chirurgia di Parma e Piacenza, un dipartimento, il quinto, che potrebbe entrare a far parte di questo progetto e ampliarlo».

Collegio Morigi-2

«Nei traslochi – ha proseguito - possono succedere cose strane, c’è confusione. Potrebbe accadere che qualche studente ci rimette qualcosa, se salta una sessione d’esame va assolutamente recuperata dai professori. Il sistema della sanità va integrato con le università: abbiamo a che fare con 3 direttori generali (Piacenza, Parma e direttore dell’azienda ospedaliera universitaria), mentre io ho una visione: in uno stesso territorio provinciale non ci possono essere due aziende ospedaliere separate. L’ho fatto presente all’assessore regionale Venturi, che capisce perfettamente cosa voglio dire. Dobbiamo diventare un sistema Parma-Piacenza in campo sanitario, con una visione non più parcellizzata. È un invito di condivisione che faccio a tutti. Sono sicuro che il corso di infermieristica e fisioterapia di Piacenza sia ancora migliore di quello di Parma. La competizione aiuterebbe tutti».

«La sede è meravigliosa – è intervenuto anche il direttore generale dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino -, noi abbiamo investito 100mila euro per le attrezzature adeguate. Nel Paese si stanno sperimentando ovunque nuovi modelli di studio delle professioni sanitarie. Le eccellenze non si difendono arroccandosi, ma mettendosi a confronto. Raccoglierò le proposte del rettore».

Oltre allo scalone d’onore che dà accesso ai locali sono stati restaurati 13 ambienti fra aule, uffici e locali di servizio; di particolare importanza il recupero di tre grandi sale che fungeranno da aule didattiche e il recupero/restauro di affreschi in due sale del complesso. Le aule sono state dotate di un moderno impianto di riscaldamento/raffrescamento e di impianto di illuminazione con tecnologie a risparmio energetico. Per investimento dell’Ausl di Piacenza inoltre, le aule sono state dotate di impianti di amplificazione e di innovative apparecchiature per la didattica. La progettazione ha infatti tenuto conto anche delle modalità didattiche innovative utilizzate nei corsi di laurea (problem based learning) e della possibilità di ampliare nel prossimo futuro l’offerta didattica con master rivolti ai professionisti delle professioni sanitarie.

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