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Cronaca Castel San Giovanni

Colpi alla Carisbo e alla Carige: arrestati i due rapinatori a Torino

Sono stati arrestati a fine ottobre dai carabinieri gli uomini che, alla fine del 2008 e nel febbraio scorso, rapinarono la banca Carige in via Genova e la Carisbo a Castello. Sono Domenico Di Carlo, 44enne, e Ignazio Mavilla, di 31 anni. I due hanno già confessato. I colpi fruttarono, nell'insieme, quasi 10mila euro. I dettagli dell'operazione

"Operazione rosa dei venti". E' questo il nome che i carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza, coordinati dal tenente Rocco Papaleo, hanno dato alle indagini per individuare gli autori di due fruttuose rapine nel Piacentino: la prima, il 22 dicembre 2008, alla banca Carige di via Genova; la seconda, il 5 febbraio, alla Carisbo di Castel San Giovanni (nella foto).

La rosa dei venti, infatti, è il tatuaggio che uno dei due rapinatori, Domenico Di Carlo, torinese 44enne, ha sull'avambraccio sinistro. Particolare non passato inosservato, visto che, durante le rapine, l'uomo era solito coprirsi il disegno. L'altra persona sottoposta a provvedimento di custodia cautelare in carcere si chiama Ignazio Mavilla, 31enne anch'egli di Torino. Per i due le accuse sono di rapina, sequestro di persona e porto abusivo di armi da fuoco.
  Entrambi i torinesi non sono nuovi a rapine in banca. Il tatuaggio di Di Carlo, occultato, ha messo i carabinieri sulla pista giusta  

I colpi, a Castello e Piacenza, fruttarono quasi 10mila euro. Le modalità d'azione furono simili: in entrambi i casi i malviventi minacciarono impiegati e clienti con una pistola, agendo con il volto solo parzialmente coperto. Le persone furono legate con alcune fascette da elettricista, mentre erano tenute sotto tiro da una pistola - che non è più stata ritrovata.

Un cliente venne anche preso come ostaggio, all'uscita dalla Carisbo, per "ripararsi" da eventuali conflitti a fuoco con le forze dell'ordine. Tutto in pochissimi minuti. A Castello fu sufficiente l'apertura di una cassaforte per considerare il bottino bastevole. 

I due sono stati rintracciati grazie alle testimonianze dei clienti e degli operatori, che hanno riconosciuti i loro volti. Di Carlo non è affatto un "novellino" del mestiere: aveva già rapinato numerosi istituti di credito. Ora si trova, insieme a Mavilla, in carcere. Entrambi hanno confessato i colpi. Avevano scelto il Piacentino dopo numerosi sopralluoghi, vista, inoltre, la comodità viaria tra Torino e Piacenza. 

Non è escluso che possano essere stati autori di altre rapine nel Nord Italia.

  

 

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