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Cronaca

Congresso Mondiale delle Famiglie, la protesta di Arcigay Piacenza Lambda e Agedo Milano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Scriviamo per condividere con i nostri concittadini piacentini alcune riflessioni e preoccupazioni in merito al sedicente “Congresso Mondiale delle Famiglie” che si svolgerà a Verona dal 29 al 31 marzo a fine marzo. Il Congresso Mondiale delle Famiglie riunisce il movimento globale antiabortista, antifemminista e anti-LGBTI+ ed è stato classificato come “gruppo d’odio” dal Southern Poverty Law Center, organizzazione americana senza fini di lucro impegnata nella tutela dei diritti delle persone. Alla XIII edizione italiana del Congresso parteciperanno non solo associazioni, capi di stato ed esponenti politici della destra radicale, cristiana e integralista da tutto il mondo, ma anche tre ministri del governo italiano (il ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana e il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti). Sempre dall’Italia, ci saranno la deputata di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il senatore della Lega Simone Pillon, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarina.

Lo scorso dicembre, dopo l’annuncio che il Congresso si sarebbe svolto a Verona, Hatewatch (un blog che monitora e racconta le attività della destra radicale americana) ha pubblicato un’inchiesta molto approfondita sui legami tra il Congresso Mondiale delle Famiglie, i gruppi anti-LGBTQI con sede negli Stati Uniti, la Fondazione CitizenGo e alcuni influenti movimenti italiani (Generazione Famiglia, Comitato Difendiamo i Nostri Figli e ProVita, alcuni tra i promotori della XIII edizione del Congresso) e alcuni partiti politici (la Lega). Tutti questi gruppi, infine, hanno legami con organizzazioni della destra cristiana nel mondo e con i partiti dell’estrema destra locale: ”Queste connessioni” spiega Hatewatch “danno loro l’accesso ai parlamenti di vari paesi e la capacità di influenzare le legislazioni”. Molte istanze proposte sono ormai superate da ciò che la comunità scientifica ormai è concorde nell’affermare. Non esiste un solo tipo di famiglia possibile, ma tanti tipi con uguale dignità e necessità di protezione. Famiglia è presenza di amore, relazione affettiva libera o strutturata, indipendentemente dal genere e dall’orientamento sessuale dei componenti. L’attitudine all’educare e all’essere genitori sono concetti ben diversi dalla capacità procreativa. Quest’ultima è legata al sesso biologico, le prima invece risultano da un percorso di crescita personale e dalla competenza, responsabilità e volontà di portare a compimento l’educazione di un bambino.

In tema di orientamenti sessuali vengono proposte visioni oscurantiste che invocano terapie riparative per gli omosessuali, repressione dell’espressione della propria sessualità e censura di qualsiasi discorso pubblico in tema di rapporti sessuali. Proposte molto gravi, che trovano in disaccordo tutta la comunità medica e scientifica internazionale, la quale ha rimosso l’omosessualità dall’elenco delle malattie ormai nel lontano 1990. È la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a sostenere progetti di educazione sessuale ed affettiva che permettono ai ragazzi e alle ragazze di vivere serenamente la loro sessualità, creando intorno a loro un ambiente accogliente, aperto e informato. Ancora molti adolescenti affrontano ansia, depressione, colpa e sensazione di isolamento legate all’accettazione della propria identità o orientamento sessuale, peggiorate da un clima di atti discriminatori che non accenna a diminuire. E’ ugualmente importante parlare di educazione sessuale  per quanto riguarda la lotta alle infezioni sessualmente trasmissibili. La ricetta proposta dal Congresso, ossia la castità fino al matrimonio religioso, deve rimanere nell'ambito delle scelte e della libertà delle persone e delle coppie, ma non deve assolutamente rispecchiare l’atteggiamento delle istituzioni pubbliche, il cui messaggio deve essere orientato all’insegnamento delle pratiche di sesso sicuro e consapevole.

Tra le istanze del Congresso delle Famiglie vi è anche la lotta al divorzio e all’aborto tout court nel contesto di una visione della donna solo come madre e procreatrice, e non come persona che liberamente decide della propria vita. Non possiamo che essere contrari a questa visione repressiva e religiosa della vita civile, che ci avvicinerebbe più a uno stato confessionale che ad una nazione laica. Gli stessi esponenti del Governo italiano che partecipano a questo congresso sono coloro che indirettamente sostengono un clima di odio e di caccia al diverso. Nello sfondo di questo congresso aleggiano infatti idee nazionaliste, di sdoganamento dei nuovi fascismi, di distruzione dell’Unione Europea, in un momento in cui aumentano gli episodi di violenze a sfondo razziale e omofobo. Questi gruppi di interesse economico e politico che sostengono il Congresso Mondiale delle Famiglie troveranno sempre in noi degli strenui difensori delle libertà civili, dell’antifascismo e dei diritti umani. Per questi motivi, sabato 30 marzo noi saremo a Verona per protestare pacificamente contro questo congresso e per sostenere una piattaforma alternativa di proposte che prevedano l’ampliamento dei diritti civili e la lotta ad ogni tipo di discriminazione per una società aperta e accogliente, una società di tutti e per tutti.

Sui diritti indietro non si torna!

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