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Cronaca

Continua il giro del mondo di Pelizzeni: «Sulle Ande ho trovato un Perù che mi ha "rapito"»

Claudio Pelizzeni prosegue l'impresa di compiere il giro del mondo in solitudine e senza aerei: il bilancio, dal Cile, a 650 giorni dalla partenza

Giorno 650° - San Pedro de Atacama- Cile. Sono passati i primi quattro mesi in Sudamerica. È tempo di fare i primi bilanci.  Sono entrato da Panama attraverso la porta principale sudamericana, ovvero la fantastica Cartagena. Città coloniale dai colori caldi  e i ritmi indiavolati.  La Colombia è un paese bellissimo, in pieno sviluppo economico. È ancora conveniente viaggiare, dormire e mangiare. È  stato anche il luogo della mia prima vera disavventura ovvero dove ho contratto la Dengue, una malattia tropicale simile alla malaria il cui contagio derivò dalla puntura di zanzara nella giungla della Sierra Nevada. Stavo effettuando un trekking di 5 giorni nella giungla verso la CiutadPerdida, il Machu Picchu di Colombia. Al mio ritorno febbre altissima per un paio di giorni. Non il massimo dato anche il mio problema del diabete.Qualche giorno di riposo e poi ero ancora in viaggio verso sud.

È stata la volta dell'Ecuador, un piccolo stato sulla linea equatoriale i cui paesaggi cambiano radicalmente ogni 100 km: deserti, giungla, boschi, montagne e vulcani innevati, cascate, laghi e fiumi.  Un luogo impressionante e un mondo ancora poco conosciuto a livello turistico. Purtroppo, stante il dollaro americano come valuta ufficiale, il paese non è conveniente come la vicina Colombia.

 Il percorso verso sud mi ha poi portato in Perù, paese che mi ha letteralmente conquistato e in cui ho trascorso oltre un mese.  Inizialmente rimasi deluso dai territori del nord, troppo desertici. La capitale Lima è una città molto interessante appoggiata su un gigante gradino di sabbia di fronte all'oceano pacifico.

Ma è sulle Ande che ho trovato il Perù che mi ha rapito. A Cusco, una città a 3500 metri crocevia per il Machu Picchu. Una città vibrante e cosmopolita tra chiese barocche e rovine inca. Qui ho trovato l'occasione di lavorare in un ostello e di frequentare un corso di spagnolo per perfezionare la pratica. La visita, emozionante al Machu Picchu e poi tre settimane trascorse in questa città prima di volgere sul lago Titicaca, il più alto navigabile al mondo, a 4000 metri. Il lago è per metà peruviano e per metà boliviano, a febbraio ospita il più grande carnevale del Perù, ovvero il festival della candelaria.

É seguita la Bolivia; un territorio bellissimo per paesaggi, ma dove cibo e città lasciano a desiderare. Al nord giungla e pampa, al sud grandi altipiani ad altitudini considerevoli. La capitale infatti, La Paz è la più alta al mondo ad oltre 4000 metri, ma è piuttosto brutta. Al momento rimane tuttavia il paese più economico di tutto il Sudamerica.

Dopo 4 mesi è giunto il momento di mettere nel mirino la Patagonia e poi la parte est del Sudamerica con Argentina e Brasile prima di volgere in Africa.

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Pelizzeni Colombia_Ciutad_Perdida[1]-2

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