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Cronaca

Agrisistem, al via i corsi della scuola di dottorato 2012

Annamaria Fellegara preside (da un solo giorno) della facoltà di Economia della Cattolica ha salutato gli allievi che hanno iniziato oggi i corsi di Agrisistem

“Lavorate alla costruzione di una cattedrale che è la vostra vita; questo è il percorso di una piccola comunità nella quale occorre svolgere il proprio compito con il massimo impegno, un piccolo laboratorio che insegna a relazionarsi con gli altri”. Così Annamaria Fellegara Preside (da un solo giorno) della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del S. Cuore, ha salutato gli allievi che hanno iniziato oggi i corsi di Agrisistem, ovvero la Scuola di dottorato per il Sistema Agroalimentare promossa dalle Facoltà di Agraria, Economia e Giurisprudenza della sede piacentina dell’Università Cattolica e sostenuta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano che è stata inaugurata nel 2006 e che ad oggi -come ha ricordato il coordinatore, il preside della Facoltà di Giurisprudenza Romeo Astori - ha attratto candidati da tutta Italia e dall’estero, tanto che il 18% degli immatricolati alla scuola, dal 2006 ad oggi, proviene dall’estero, da paesi quali Bangladesh, Polonia, Romania, Argentina, Brasile, Cina, Grecia, Portogallo. 125 gli studenti, 48 i dottorati di ricerca, 6 borse di studio della Fondazione, 56 tra Cattolica ed Istituti, nuovi modelli formativi basati su una interdisciplinarietà che non compromette la qualità della ricerca, ma anzi la migliora e la rende sempre più ricercata nel mondo produttivo, con il 70 per cento delle lezioni che si svolge in lingua inglese. Astori ha pure auspicato che i dottorati di ricerca abbiano sempre meno sbocchi universitari e maggiore penetrazione nel mondo del lavoro, anche a livello internazionale, una dimensione che, secondo il presidente della Fondazione Giacomo Marazzi,” è il frutto di un insegnamento trasversale, interprofessionale ed internazionale. Chi viene qui dall’estero diventa, al suo ritorno, ambasciatore del nostro territorio, punto di contatto con il nostro sistema agro-alimentare”, “un’offerta formativa- ha rimarcato la Fellegara- che oggi per Piacenza può definirsi veramente completa, una scelta consapevole, Agrisistem, dove impiegare tutte le energie per fare bene e che trasferisce conoscenze al territorio”. E’ spettato al prof. Piersandro Cocconcelli, rimarcare, nella sua dettagliata relazione, la componente interdisciplinare del corso, “perché oggi lo studio del sistema agroalimentare, sempre più complesso, richiede nuove competenze capaci di integrare gli aspetti scientifico-produttivi con quelli economico-giuridici. L'interdisciplinarità è quindi elemento chiave sia per la formazione, sia per la ricerca in questo ambito, unitamente alla forte spinta internazionale per uno studio allargato al sistema “Europa” e al sistema “mondo”. Cocconcelli ha ricordato il ruolo di Expo Lab, ovvero il laboratorio della Cattolica che ha il fine “di educare per la valutazione e la gestione del rischio alimentare che ha il fine di promuovere e coordinare le azioni (nutrire il pianeta, energia per la vita) in vista di Expo 2015, una riflessione- ha detto- sui bisogni, le persone e l’ambiente. Nella Ue- ha puntualizzato- abbiamo gli alimenti più sicuri al mondo; ciò nonostante obesità, tossinfezioni alimentari e problemi legati alla globalizzazione devono far mantenere alta la guardia, un compito che presuppone appunto una interdisciplinarietà come Agrisystem sa assicurare e come richiede appunto il food in Europa. Tra i diversi aspetti sicuramente- ha rimarcato- va migliorata la comunicazione del rischio. I nostri sistemi universitari sono stati fino ad ora poco reattivi ad adeguarsi a queste nuove esigenze. Agrysistem voluto dal Preside Piva è stato il primo “contenitore” per le analisi del rischio alimentare”.

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