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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cremona, Piacenza e Provincia di Lodi insieme per il rilancio del Po

L'alleanza tra Cremona, Piacenza e la Provincia di Lodi mira a rafforzare il percorso di collaborazione istituzionale, facendo prioritariamente dialogare i rispettivi strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica, con gli strumenti che governano gli altri ambiti settoriali di cooperazione

Si amplia l'alleanza per il rilancio del Po grazie al protocollo d'intesa per la valorizzazione strategica dei territori dell'Asta fluviale del fiume sottoscritto questa mattina nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale dal sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, dal sindaco di Piacenza Paolo Dosi e da Mauro Soldati, presidente della Provincia di Lodi. Alla sigla dell'accordo, avvenuta alla presenza dei rappresentanti dei Comuni e delle Istituzioni dei territori coinvolti. Presenti, inoltre, per il Comune di Cremona l'assessore all'Area vasta e Contratto di Fiume Andrea Virgilio e Barbara Manfredini, assessore alla Città vivibile e alla Rigenerazione Urbana con delega al Turismo, per Piacenza l’assessore all’Ambiente Giorgio Cisini – con delega alla valorizzazione del Grande Fiume.

L'alleanza tra Cremona, Piacenza e la Provincia di Lodi mira a rafforzare il percorso di collaborazione istituzionale, facendo prioritariamente dialogare i rispettivi strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica, con gli strumenti che governano gli altri ambiti settoriali di cooperazione, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e condiviso di tale area, in merito ai quali sarà assunto un ruolo cruciale anche rispetto alle politiche comunitarie e nazionali 2014-2020.

«Firmo questo protocollo d’intesa - ha dichiarato il sindaco di Cremona Gianluca Galimebrti - con grande felicità e gioia. Non è un atto formale, ma sostanziale, frutto di mesi di lavoro. Un atto che fotografa progetti già realizzati e da realizzare e legato alla visione strategica territoriale e al futuro del nostro paese. Le città, infatti, devono lavorare insieme, anche al di là dei confini territoriali, su progettualità concrete. Solo costruendo sinergie che uniscono le due rive di questo fondamentale bacino possiamo rivalorizzare quello che è il fiume più importante d’Italia e uno dei fiumi più importanti in Europa. Abbiamo progetti culturali e turistici da promuovere, abbiamo decisioni da prendere insieme, abbiamo fondi da intercettare come sistema. Il mondo sa chi siamo, siamo la terra di Monteverdi e Verdi, la terra del saper fare cibo, la terra della natura e della mobilità sostenibile, della navigabilità. Costruiamo progetti e promuoviamoci insieme». 

«La firma di questo Protocollo - ha detto a sua volta il sindaco di Piacenza Paolo Dosi - rafforza ulteriormente un percorso di condivisione che gli enti locali hanno portato avanti, in questi mesi, anche sotto il profilo della valorizzazione turistica e commerciale dei rispettivi territori. Una collaborazione consolidata in concomitanza con Expo 2015, già colladuata (per quanto riguarda i Comuni) dall’appartenenza al Circuito Città d’Arte della Pianura Padana e ora, grazie a questa nuova, importante intesa, definita anche sotto il profilo della pianificazione e della tutela paesaggistica, della promozione culturale legata a un patrimonio ambientale e naturalistico che ci unisce e che richiede, oggi più che mai, uno sforzo congiunto per ottimizzare le risorse e intraprendere azioni sempre più efficaci».

 «Quello di oggi – è stata la dichiarazione del presidente della Provincia di Lodi Mauro Soldati - è un passo importante verso l’integrazione territoriale di attività e servizi destinati al turismo a alla valorizzazione ambientale e paesaggistica lungo l’asta del PoCredo che la strada della collaborazione istituzionale tra enti, anche di Regioni diverse, sia la direzione da intraprendere per favorire lo sviluppo del territorio nell’ambito turistico - culturale. Chi usufruisce di infrastrutture e servizi in questo campo non bada ai confini amministrativi e quindi anche i nostri interventi devono superare le barriere localistiche. Sono convinto che questo sia un ulteriore passo, dopo l’esperienza della Consulta del Po, per rendere strutturali e non episodici la collaborazione e il lavoro comune».

«L’avvio di una collaborazione fra Enti – ha quindi sottolineato l’assessore che ha coordinato per conto del Comune di Cremona il lavoro che ha posto le basi per l'intesa - finalizzato a sviluppare un progetto di area vasta per la valorizzazione del territorio fluviale del Po è uno degli argomenti centrali delle attività propedeutiche al Contratto di Fiume” ha dichiarato a margine della sottoscrizione del Protocollo l'assessore all'Area vasta Andrea Virgilio. “Considerato che le attività si vanno intensificando e che la collaborazione è vivace e fattiva per dare continuità e sostenere un sistema di informazione e partecipazione reciproca alle varie iniziative organizzate sulle due sponde per la costruzione di iniziative comuni, questo accordo, preceduto da un intenso  confronto tra i vari soggetti interessati, è destinato a rafforzare i rapporti di collaborazione già esistenti».

Gli obiettivi comuni individuati dal Protocollo d’intesa si possono così riassumere: rendere coerenti gli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale e paesaggistica attuali e futuri. Si potrà così realizzare un unico quadro strategico interregionale di riferimento per la tutela, la valorizzazione del patrimonio naturale, turistico e culturale, la fruizione e lo sviluppo dei territori appartenenti all’asta fluviale del Po, fra i territori di rispettiva competenza; promuovere le più ampie intese tra i diversi livelli istituzionali, in modo tale da creare le condizioni per definire un quadro strategico di sviluppo condiviso e sostenibile da tutti i soggetti pubblici e privati dell’area interessata.

Nell'accordo, in particolare, vengono individuati cinque ambiti prioritari, rispetto ai quali si ravvisano interessi comuni sui quali intervenire:

- la valorizzazione e governance del territorio, importante per affrontare in maniera integrata, sulle due sponde del fiume Po, lo sviluppo del territorio, i temi della tutela e valorizzazione del sistema paesaggistico, ambientale e naturale, il sistema infrastrutturale, il potenziamento del sistema economico e la messa in rete delle eccellenze;

- le infrastrutture per lo sviluppo, mobilita’ integrata e sostenibile finalizzata ad incentivare la partecipazione di tutti gli Enti competenti a sviluppare la fruizione dei suoi territori attraverso un sistema unico e integrato di mobilità “dolce”, con particolare riferimento alla rete ciclabile denominata “Ciclovia del Po”, dalle sorgenti al delta, nonché condividere mezzi ed interventi per favorire la navigazione turistica e sportiva e la fruizione delle sponde;

- l’attrattivita’ turistico culturale per promuovere il superamento della dualità dell’approccio al fiume tra dimensione strettamente locale e dimensione complessiva di asta, implementando interventi che fino ad oggi sono stati programmati e realizzati dai diversi livelli di governo solo a livello locale;

- la valorizzazione dei sistemi agricoli, agroalimentari, dell’ambiente rurale e del paesaggio al fine di sviluppare iniziative e progetti finalizzati alla valorizzazione delle produzioni agricole e agroalimentari di qualità, alla tutela della diversificazione colturale e della biodiversità e alla tutela dell’ambiente e del paesaggio rurale.

Sarà costituito un tavolo tecnico di coordinamento con il compito, tra gli altri, di promuovere la ricognizione delle iniziative in corso e predisporre informative sullo stato di avanzamento dei lavori per le rispettive amministrazioni regionali.

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