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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dai lettori - «Assurdo il calcolo del reddito per i ticket sanitari della Regione»

Un lettore chiede ai candidati consiglieri piacentini di farsi carico del problema: «Cosa si vuole fare per il sistema di calcolo del reddito per l'assegnazione della fascia di reddito decisivo per l'attribuzione dei ticket sanitari? Non ho ancora ricevuto risposte da nessuno»

«Voglio proporre all’attenzione – ci scrive il lettore Alberto Conti - in vista delle prossime elezioni regionali, il sistema di calcolo del reddito per l’assegnazione della fascia di reddito per l’attribuzione dei ticket sanitari della Regione Emilia Romagna. Ad inizio ottobre ho rivolto, sulla pagina Facebook, dei 3 candidati alle Regionali allora noti (Tommaso Foti, Katia Tarasconi e Andrea Pollastri) la seguente domanda: "Chiedo cosa si voglia fare per il sistema di calcolo del reddito per individuazione della fascia di pagamento dei ticket sanitario più assurdo, e discriminatorio nei confronti delle famiglie, che una Regione possa mai aver concepito?".

Non avendo avuto risposta da alcuno dei 3, a fine ottobre ho ripubblicato sul mio profilo, pertanto visibile anche ai potenziali elettori che non visionavano le pagine dei candidati, la medesima domanda entrando nel dettaglio degli aspetti, a mio parere, più assurdi del sistema; ciò nonostante nessuno dei 3 ha risposto e, pertanto, la rivolgo a mezzo vostro, e delle altre testate locali, per estendere la domanda a tutti i candidati. Ricordo che il succitato sistema prevede che le persone sposate debbano sommare i redditi mentre, ad esempio, in una coppia convivente ognuno dei 2 componenti viene inserito in base al singolo reddito (per renderla più equa basterebbe che, per le coppie sposate, si prevedesse di sommare i redditi e poi dividerli per 2). Il sistema "ovviamente" non tiene in nessun conto il numero di figli per cui i miei genitori, con 2 pensioni che gli consentono di vivere dignitosamente, pagano ticket decisamente più bassi di quelli che paga la mia famiglia in quanto la somma dei redditi mio e di mia moglie è superiore all’importo delle 2 pensioni; c’è un piccolo dettaglio: almeno il 70% delle spese mediche che sosteniamo in un anno sono in capo ai miei 3 figli. Lo stesso sistema fa sì che una madre single (con reddito) paghi come un "bamboccione" (con reddito) che vive con mamma e papà in quanto equiparato a famiglia monoreddito. È già qualche anno che questo sistema è in funzione e più volte ho avuto modo di denunciarne gli aspetti, a mio parere, ingiusti ma, ad eccezione dell’interessamento dell’ex presidente della Provincia Massimo Trespidi che lo portò all’attenzione dell’assemblea sanitaria, mi sembra di essere l’unico a ritenerlo veramente assurdo. È ovvio che il mio voto andrà a chi si impegnerà per una politica realmente in favore delle famiglie e, soprattutto, dei minori».

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