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Cronaca

Crisi Lega, De Micheli (Pd): "Finita la loro età dell'oro, ora risse"

Intervento di Paola De Micheli, parlamentare Pd, sul commissariamento della Lega emiliana: "Si apre la stagione dei lunghi coltelli?". E il Carroccio piacentino difende le dimissioni di Allegri

Interviene con una nota la parlamentare del Pd Paola De Micheli sulla situazione della Lega Nord Emilia Romagna, recentemente commissariata con scambi di accuse tra i diversi esponenti: "Si tende troppo spesso, e talvolta a sproposito, ad individuare nel Partito Democratico il luogo di una sorta di conflitto politico permanente. Fa specie tuttavia rilevare la sottovalutazione, anche da parte dei media, di fronte a quanto sta accadendo all'interno della Lega Nord emiliana: il commissariamento del movimento a livello regionale è un fatto di indubbia portata, tale da cambiare il panorama politico in cui ci muoviamo".

LA CLASSE DIRIGENTE - "L'assetto della Lega Nord rimanda a un partito costruito con una concezione quasi-padronale - continua De Micheli -, ma che negli anni si è dato un forte profilo ideologico, attraverso una serie di messaggi molto radicali. Il commissariamento in Emilia Romagna, dove il parlamentare Angelo Alessandri è stato sostituito dalla fedelissima bossiana Rosy Mauro, ci fa comprendere come alla rapida crescita dei consensi della Lega Nord, non sia corrisposta una eguale crescita qualitativa della classe dirigente".

"STAGIONE DEI COLTELLI SFODERATI?" - "E così, all'interno del Carroccio regionale volano gli stracci - conclude la parlamentare piacentina dei Democratici -, con pesanti accuse reciproche che, guarda caso, riguardano proprio la gestione del denaro. Eccolo il tarlo: accade che, mentre si nascondono le vicende degli appalti "romani pilotati" sotto al tappeto, riemerge il fango sul territorio, proprio là dove doveva annidarsi la tanto declamata virtu' padana. La Lega Nord ha portato avanti istanze anche importanti per questo paese, ma le vicende emiliane ci dimostrano che questo partito sta irrimediabilmente perdendo l'originario afflato popolare (e le scelte che i leghisti fanno a Roma ce lo confermano tutti i giorni) e il suo radicamento, sostituiti da una pericolosa commistione con affari talmente poco trasparenti, da legittimare il blitz di Bossi in terra emiliana. E' finita l'eta' dell'oro della Lega, si apre la stagione dei lunghi coltelli sfoderati a suon di euro?".

POLEMICHE SULL'ADDIO DI ALLEGRI - Anche nel Piacentino non poche polemiche hanno investito la Lega in questi giorni. Soprattutto sulle dimissioni di Davide Allegri, ex assessore provinciale all'Ambiente: in tanti hanno interpretato il freddo saluto del presidente Massimo Trespidi - uno scarno comunicato riferendosi ad Allegri in terza persona - come il tentativo di celare problematiche più gravi. Lo ha sottolineato anche il consigliere Samuele Raggi (Idv).

"ACCUSE RISPEDITE AL MITTENTE" - Il Carroccio piacentino rimanda le accuse al mittente, con un comunicato: " Le illazioni fatte nei confronti di Davide Allegri, dopo. Il fango che si è cercato di gettare sulla Lega nell'ultimo periodo sembra giungere da lobby di potere, forse infastidite dall'imminente realizzazione del Federalismo. Il Direttivo ha poi confermato la crescita costante registrata negli ultimi anni ed ha annunciato l'apertura di quattro nuove sezioni in Provincia, che andranno ad integrare la già costante presenza sul territorio del movimento. aver rimesso al presidente della Provincia Massimo Trespidi le proprie deleghe, denotano dietrologia e demagogia".

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